Vittorio Veneto – Pescara, il Match Report completo
RED, BLUE & BLACK(OUT): LE TOSE SI FANNO BLOCCARE IN RIMONTA DAL PESCARA
La puntata di chiusura del mini “Trittico Adriatico” rossoblu, in questo freddo novembre che mal si concilia con il clima turistico e i divertissement da location balneare, ha i connotati di un appuntamento con le domande del presente e le prospettive dell’immediato futuro: come mantenere la buonissima forma espressa dalle Tose sul campo nelle ultime giornate, in uno di quei match dove i 3 punti hanno il sapore del risultato obbligato per “fare legna” nel lungo termine stagionale? Dopo il doppio successo in salsa romagnola contro Castelvecchio e Riccione, lo step successivo per la maturazione del vitigno rossoblu si chiama La Saponeria Pescara, squadra cresciuta esponenzialmente sotto ogni punto di vista dopo la stagione da matricola in cadetteria, conclusa con la salvezza conquistata all’ultima giornata proprio sul manto verde del Paolo Barison nel cuore della Città della Vittoria.
Rinfrancato da quanto di buono espresso dal collettivo nel colpo esterno in terra riccionese, mister Dario De Biasi conferma il blocco integrale visto sette giorni prima in Romagna, con il massimo della trazione anteriore distribuita tra gli spunti di Piai, De Martin, Zanon e Ponte, tutte in buonissimo stato di forma. Difesa e centrocampo, guidate dal carisma e dalla leadership rispettivamente di Capitan Da Ros e Tommasella, sono pressoché intoccabili nello scacchiere tattico elaborato nelle ultime uscite dal coach rossoblu. Sul fronte ospite, mister Mario Di Giovanni, rientrato sulla panchina abruzzese dopo 3 anni e vittorioso nell’esordio casalingo contro il Trento Clarentia, si presenta in terra veneta con qualche defezione ma desideroso di provare a giocarsela, a sua volta con un attacco pesante sostenuto dalle incursioni sulle fasce di Stivaletta e Mari pronte ad approfittare di ogni minima occasione nella costruzione del contropiede.
Le primissime battute del match, sotto un generoso sole ad illuminare il tavolo verde della Città della Vittoria, sembrano confermare la generosa capacità d’approccio delle Tose al sentimento delle ultime contese. Al 5′ è Laura Tommasella a bagnare la casella statistica delle conclusioni verso la porta avversaria, la sua botta secca di destro a mezza altezza dai 20 metri sibila a pochi centimetri dal palo destro della porta difesa da Dilettuso. Il Permac spinge sul pedale giusto e già al 10′ la partita si sblocca a tutti gli effetti con il settimo gol stagionale di una Greta Ponte senza dubbio nel miglior momento della sua (ancora giovanissima) carriera: il traversone dalla lunga distanza di Piai non è fruibile all’altezza del dischetto del rigore da De Martin, ma alle sue spalle è lesta la friulana classe ’97 a colpire due volte verso la porta abruzzese, insaccando in tap-in dopo la respinta dell’estremo difensore ospite. Le ragazze di De Biasi acquistano fiducia pur senza alzare eccessivamente i ritmi, ancora Ponte, che cerca il jolly con Dilettuso fuori dai pali ma non coglie lo specchio della porta, e Tommasella, con un’altra rasoiata su punizione che accarezza l’esterno della rete, provano ad irrobustire il bottino nella prima metà di frazione. La risposta del Pescara nei primi 30′ è tutta in un tiro-cross di Cialfi a campanile che diventa una parabola dispettosa per Reginato ma non concretizzabile per Mari sul secondo palo. A 5 giri di lancette dal duplice fischio del Signor Marangone di Udine, le Tose confermano il loro mantra da serial killer di fine frazione: Ponte spizza la sfera con la caviglia sinistra al limite dell’area, quel tanto che basta ad Adriana De Martin, addirittura in estirada, per insaccare il pallone del 2-0 e del proprio terzo personale sigillo in questo primo scorcio di girone cadetta 2017-18.
Al rientro dagli spogliatoi, De Biasi propone un doppio cambio nelle interpreti e nell’assetto tattico complessivo rossoblu: Zanella e Coghetto prendono le mattonelle di Ponte e Zanon, con la prima che va ad irrobustire la mediana vittoriese accanto a Tommasella e Foltran. Che la brezza del primo tempo in favore delle padrone di casa rischi di tramutarsi in un vento ostico e contrario lo si intuisce però dal diverso atteggiamento con cui le rossoblu sembrano affrontare la ripresa del gioco. Il Pescara, sospinto da un buon atteggiamento di squadra e da una certa verve in fase di costruzione, prende coraggio trovando quasi subito il punto che riapre la contesa: il lancio di Copia a scavalcare la difesa vittoriese è efficace e spedisce Stivaletta, tutta sola, in uno contro uno contro Reginato. La realizzazione della numero 7 abruzzese è incisiva e l’1-2 suona come un campanello d’allarme che dovrebbe destare l’attenzione delle sentinelle rossoblu in campo. Il condizionale è d’obbligo perché i tentativi delle Tose di richiudere la zip dell’equilibrio del match si fanno confusi e un po’ precipitosi, Nata Piai prova un paio di volte l’assolo senza chiamare Dilettuso ad interventi trascendentali. Al quarto d’ora ecco materializzarsi, neppure troppo inaspettato, il punto del pari ospite, con il guizzo da bomber d’area piccola di Nozzi in perfetto tempismo sul corner disegnato da destra da Mari. Il 2-2 scava un solco ancora più profondo nelle sicurezze delle ragazze di mister De Biasi che, anziché reagire da collettivo, provano ad affidarsi a soluzioni individuali improvvise e piuttosto sterili, affidate alle conclusioni in sequenza di Piai, Tommasella e Foltran, fuori misura o centrali, come quella della 10 rossoblu all’80′. Proprio in chiusura, il Permac rischia addirittura la frittata completa in contropiede, con Stivaletta lanciata in una prateria verso la porta di Reginato ma troppo stanca al momento di chiudere la conclusione sul primo palo della porta difesa dall’estremo difensore rossoblu.
Al fischio finale del Sig. Marangone è 2-2 allo stadio Barison, con le abruzzesi in festa come 6 mesi fa nella Città della Vittoria e le Tose deluse, colpite nella mancata reazione d’orgoglio nella ripresa più che negli esiti di punteggio e classifica. Analizzare, razionalizzare e rimettere carburante nella testa e nei muscoli è d’obbligo in questi giorni per mister De Biasi e il suo staff: domenica si va a San Bonifacio, in casa della Pro nuova capolista, in una disfida tra una squadra imbattuta e incapace di subire reti in casa e le Rossoblu imbattute e con una sola rete (su rigore) subita lontano dal Barison. Il cammino è ancora lungo, il campo base alle spalle, la consapevolezza del proprio valore deve sempre essere di fronte agli occhi, centimetro dopo centimetro.
Paolo Pappagallo
PERMAC VITTORIO VENETO – PESCARA 2-2 [10′ Ponte, 40′ De Martin, 52′ Stivaletta, 60′ Nozzi]
Vittorio Veneto: Reginato, Mantoani, Virgili, Dal Pozzolo, Da Ros, Tommasella, Ponte (46′ Zanella), Foltran, Piai, De Martin, Zanon (46′ Coghetto). (A disp: Caon, Furlan, Tonon, Modolo, Sogaro). All: Dario De Biasi
Riccione: Dilettuso, Nozzi, Confessore, Longo, Cicala, Fiorenza (70′ Santirocco), Stivaletta, Copia, Mari, Cialfi (83′ Vizzarri), Paolini (44′ Primi). (A disp: Amicucci, Astolfi). All: Mario Di Giovanni
Arbitro: Sig. Piero Marangone di Udine