Reginato: “Fondamentale ricordarci chi siamo, abbiamo tutte le qualità per tornare a brillare”
Comunque andare. Amoroso proposito per i sensi e per una classifica da monitorare anche oltre il profilo delle terga, l’impeto rossoblù è pronto a riprendere vigore al cospetto del penultimo, stimolante impegno del girone d’andata in Serie Cadetta. Per le Tose la sfida casalinga di domenica alla Riozzese, nell’eccezionale cornice del Comunale di Colle Umberto, incarna una pletora di stimoli da trasformare in punti preziosi, nell’idilliaco contesto di una Città della Vittoria sinora inviolata sotto il fuoco dei tacchetti nemici.
Di fronte a numeri contrastanti e da interpretare con il bilancino, la compagine guidata da mister Diego Bortoluzzi è a caccia di certezze rinnovate ed implementate tanto quanto il parco giocatrici ora a disposizione del condottiero vittoriese. Accanto ai freschi innesti non può chiaramente mancare il fondamentale contributo di chi ha contributo a fare grande il Permac in saecula saeculorum, come la numero 1 per eccellenza – alfiere dei pali rossoblù ormai da nove stagioni – Giulia Reginato, pronta a rientrare in trincea dopo il prolungato stop per squalifica a cavallo tra vecchio e nuovo anno. Sentiamo proprio da lei che aria si respira nella changing room delle Tose a meno di 48 ore dal big match contro le rivali della scorsa stagione.
Domenica scorsa a Verona si sono materializzate nuovamente certe circostanze poco felici che hanno segnato il vostro percorso, soprattutto dal punto di vista dei risultati, nell’ultimo paio di mesi. Quali sono secondo te le ragioni principali di questo momento poco felice?
Da quali aspetti ripartire per sfidare la Riozzese, rivale per eccellenza della scorsa stagione in C, nel penultimo turno di questa prima di stagione?
La Riozzese è una squadra che conosciamo bene e che nella scorsa annata ha saputo metterci in difficoltà. Questo ci dà ancora più stimolo a far bene, con l’obiettivo di portare a casa i 3 punti e ripartire da qui. Dobbiamo entrare in campo dal primo minuto cariche e concentrate, senza concedere niente agli avversari e ricordandoci chi siamo e cosa vogliamo ottenere.
Come stai vivendo questa nona stagione a Vittorio Veneto, nel rapporto con gli altri baluardi storici del gruppo e nell’approccio ai nuovi acquisti di quest’anno?