“DI COPPA E SPADA”: IL PERMAC LOTTA MA CEDE A PORTOGRUARO ED É FUORI DAL TROFEO NAZIONALE
“What a difference a goal makes?”. Tra le mura, a prova di granata, del Comunale di Summaga di Portogruaro va in scena l’Atto III, particolarmente succulento, del Gruppo 12 della fase eliminatoria di Coppa Italia di Serie C. Ad attendere round the corner le gagliarde Tose di mister Massimo Zoni, al primo appuntamento da dentro o fuori della stagione, c’è il Portogruaro negli occhi – autentica mina vagante della stagione, appena ripescato in Terza Serie e nel relativo trofeo di categoria – e, più sfumato, il Padova nella mente. Alle rossoblù, appaiate alla patavine in testa al girone a quota 4 punti, servirebbe difendere il +3 di differenza reti a proprio favore per accedere agli ottavi di finale, conquistando un ampio successo in riva al Lemene per tentare di contenere il prevedibile exploit biancoscudato sul terreno del già eliminato, e fanalino di coda, Le Torri.
La scelta dello Starting XI nella faretra tattica di coach Zoni volge, in modo compatto e deciso, alla conferma delle protagoniste viste con profitto all’opera nelle prime due uscite del nuovo corso rossoblù. Con Tomasi, Mantoani e Bigaran ancora ai box, il 4-2-3-1 vittoriese è di fatto la combo CTRL+C & CTRL+V della formazione scesa in campo contro il Padova. Davanti all’imbattuta Alice Bonassi, la coppia Modolo-Martinis è chiamata ad affinare la propria intesa centralizzata, con le consuete frecce esterne Gava e Furlan chiamate a galoppare sui rispettivi out di competenza. Continua pure lo stage tattico di Gaia Sovilla accanto a “Sua Visione” (non mistica, ma di gioco) Laura Tommasella, con il trio Up&Up (da destra a sinistra) Mella-Govetto-Molinaro alle spalle di “El Tanque” Giulia Trevisiol consueto riferimento unico avanzato.
La domenica rossoblù in terra portogruarese si apre tutt’altro che all’insegna dei migliori auspici, tra mala suerte e infermeria: dopo meno di 300 secondi di gioco, Francesca Molinaro è costretta a dare forfait per un problema alla caviglia, al suo posto si affaccia sul campo Luna Da Ros, chiamata al sacrificio in compiti tattici non esattamente da comfort zone. Il possesso palla dei primi minuti sembra delineare una lieve supremazia nel gioco da parte Permac, ma di fatto l’occasione migliore in apertura è per le padrone di casa, con Feletti al 9′ schermata dal provvidenziale intervento in uscita dell’estremo difensore rossoblù Bonassi. La risposta delle Tose è concentrata in una rasoiata su punizione dai 30 metri di capitan Tommasella, interessante ma innocua per i guantoni del portiere di casa Comacchio. L’ampiezza di gioco più volte tentata dalle ragazze di mister Zoni si scontra con la maggior efferatezza delle granata veneziane, ancora pericolose alla mezz’ora: la solita Feletti scappa via sulla destra a Carlotta Modolo e disegna una traiettoria insidiosa verso la porta smanacciata da Bonassi, sulla ribattuta Furlanis disturbata da Furlan spedisce alto. Il campanello d’allarme risveglia, in parte, le Tose sul finale di tempo: ottima combinazione tutta a singolo tocco sull’asse Trevisiol-Mella-Govetto e conclusione mancina di quest’ultima a sibilare a distanze certo non siderali dal palo alla destra di Comacchio.
Il secondo tempo richiama il Permac ad una maggiore applicazione sul campo, nonostante le notizie da Torri di Quartesolo – con il Padova già avanti di 7 reti dopo 45′ – di fatto non lascino speranze in ottica qualificazione. Più rabbiose che lucide, le conclusioni di Sovilla da oltre 40 metri e la mischia in area non risolta da Gava su punizione da destra di Martinis si perdono lontano dagli effetti desiderati. Da parte propria, il Portogruaro tiene il campo con ordine e senza timore reverenziale, prendendosi il lusso di tenere in apprensione Bonassi per buona parte del secondo tempo. Quando però il pareggio “a occhiali” sembra ormai pronto a rogitarsi nel referto del signor Lotito di Cremona, ecco palesarsi a 3′ dalla fine l’episodio – inopinato, beffardo e anche un po’ trash – che cambia volto al punteggio sul tabellino: Tommasella intercetta una rimessa laterale granata toccando all’indietro per Bonassi, il portiere rossoblù tentenna troppo nell’intervenire permettendo a Gashi di colpire il palo da pochi passi, sul rinculo della sfera Battaiotto con il destro a giro fa bingo con la decisiva e benevola complicità del montante della porta vittoriese. L’1-0 portogruarese è la prima rete subita dalle Tose in questa stagione, e scatena il furioso assalto Permac nel recupero alla ricerca almeno di un pari per l’onore. Prima Sovilla prova un’interessante imbeccata in verticale per Gava , ben appostata al limite dell’area piccola ma in ritardo di un soffio sul pallone. Poi, all’ultimo respiro, è Mella a divorarsi il diagonale dell’1-1, sfiorando quasi a botta sicura il palo alla destra di Comacchio, dopo un lancio dalle retrovie di Martinis lisciato da Scudeler.
Finisce dunque con una sconfitta l’avventura delle Tose nei gironi di Coppa Italia. Visto il roboante successo del Padova (10-0) in terra vicentina, l’eliminazione dal trofeo nazionale è una pillola sì amara, ma neppure troppo indigesta da assimilare prima dell’inizio del campionato di Serie C. Fine dei test, da domenica si fa dannatamente sul serio con l’esordio sul campo del Brixen. Sturm und Drag, machen wir weiter zum Anfang.
PORTOGRUARO – VITTORIO VENETO 1-0 (87’ Battaiotto)
PORTOGRUARO: Comacchio, A. Sovran (67’ De Fazio), Scudeler, Spollero (67’ Marsich), Longato, Chiarot, Battaiotto, Nodale, Feletti (85’ Saccavano), Gashi, Furlanis (75’ Spinelli). (A disp: Volpatti, Tossutti, Piemonte, G. Sovran). All: Pedron
VITTORIO VENETO: Bonassi, Molinaro (5’ Da Ros), Furlan, Tommasella, Martinis, Modolo, Gava, Sovilla, Trevisiol, Govetto, Mella. (A disp: Da Ronch, Fattorel, Zilli, Gallina). All: Zoni
Arbitro: Lotito di Cremona