Mella: “Sconfitta col Trento stimolo in più, necessario migliorare il cinismo sotto porta”
What’s my age again. Pare impossibile poter parlare di una classe 2002 con solide locuzioni normalmente riservate a una veterana dalle caratteristiche anagrafiche superiori, eppure nel caso di Ilaria Mella i toni non possono che essere quelli riservati a una delle semper fidelis delle ultime stagioni rossoblù tra cantera e Prima Squadra. Autrice sinora di 3 reti e 3 assist nelle prime 6 giornate di campionato, la numero 6 made in Caneva sinora ha svariato su tutto il fronte d’attacco, ricoprendo – in base alle richieste tattiche di mister Massimo Zoni – indifferentemente il ruolo di prima punta, trequartista ed esterno offensivo di “fascia alta”.
Dopo la dimenticabile parentesi casalinga di domenica scorsa contro il Trento, tutta la groove armada di casa Permac è chiamata a una reazione incisiva su un campo, storicamente tutt’altro che agevole, come quello dell’Unterland Damen, nel cuore della conca altoatesina. Sentiamo proprio da una delle frecce più multitasking della faretra offensiva vittoriese come si vive, tra le Tose, l’attesa a poche ore dal match valido per l’ottava giornata del Campionato di Serie C.
Al Barison con il Trento è arrivata una sconfitta, netta e limpida sotto molti punti di vista, che rappresenta a suo modo uno step necessario nel vostro percorso di crescita calcistica.
Domenica scorsa abbiamo giocato affrontato sul campo una squadra tosta, coriacea, ricca di grinta ed esperienza, con protagoniste già collaudate nelle dinamiche di squadra da molte stagioni, ovvero ciò che chiaramente manca alla nostra formazione. Da parte nostra c’è stato il massimo sforzo per cercare di opporci alle avversarie, ma la loro compattezza in tutti i reparti si è fatta sentire sin dall’inizio. Nonostante tutto non credo la sconfitta rappresenti un passo indietro, semmai ci fornisce ulteriori stimoli per affrontare con ancora più ardore i prossimi impegni in calendario.
L’Unterland Damen, sodalizio ormai “gemellato” con la società vittoriese, non rappresenta certo il campo più agevole da cui ripartire per cercare di tornare a macinare punti in campionato.
Inutile nasconderlo, la partita di domani non sarà tra le più semplici. Affrontiamo una squadra che in questi anni abbiamo ben imparato a conoscere, sotto il profilo della fisicità e della combattività espresse nei 90′. Non saliamo però in Alto Adige con spirito remissivo, anzi, credo non ci manchi la voglia di combattere per tutto l’incontro e per tornare a Vittorio Veneto con il bottino pieno tra le mani. Certo, per portarci a casa la vittoria dovremo cercare di essere più ciniche possibili sotto porta, senza sprecare qualche occasione di troppo come talvolta è accaduto nel corso delle ultime uscite.
Di fatto, non c’è ruolo sul fronte d’attacco che non tu abbia ricoperto agli ordini di mister Zoni. Cosa significa per te essere duttile, nel contesto di questo primo scorcio di stagione offensivamente alterno?
Credo sia nelle mie caratteristiche adattarmi molto facilmente alle esigenze tattiche del mister. A me piace semplicemente giocare a calcio, vivere l’adrenalina del campo e l’ebbrezza di poter correre sul manto verde, quindi fare la punta centrale o l’ala non rappresenta per me un problema sotto il profilo dell’approccio mentale. Da sempre cerco di dare il massimo per aiutare la squadra, nel tentativo di arrivare il più in alto possibile per la soddisfazione di tutto il gruppo, ben prima che mia personale.