Francesca Manzon è il primo colpo
La campagna acquisti del Permac Vittorio Veneto inizia subito col botto. Il primo acquisto è la giovane promessa Francesca Manzon classe ’97 (maggiorenne da qualche giorno) di Pordenone, il classico numero 10, svincolatasi proprio all’inizio del mese in corso. Un furetto in mezzo al campo, la sua dote migliore? I tiri da fermo. Il Vittorio Veneto ne sa già qualcosa, sono 4 i gol realizzati, tutti su punizione, lo scorso anno contro la primavera rossoblu.
755 minuti giocati in 18 partite di serie A, la scorsa stagione, con ancora zero gol all’attivo. Tifosi e staff auspicano che quella casella presto si riempia, magari con punizioni millimetriche sotto il sette. La stessa Francesca si augura di incrementare quel contatore: “Penso che i 4 gol segnati alla primavera del Vittorio Veneto siano stati tra i 4 più belli della mia vita e che dire … mi auguro di farne altrettanti e belli anche in questa nuova stagione con la maglia rossoblu”.
La sua passione, racconta, è nata per caso: “un allenatore dell’Union Rorai, squadra maschile in cui mio fratello giocava da piccolino, mi aveva chiesto di provare; io accettai ma ricordo ancora che lo feci senza intenzioni di proseguire in futuro…invece da lì nacque quella che ora è la mia passione più grande”
Difatti ora, il calcio, lo definisce così: “Passione, divertimento, sacrificio ed impegno.”
Quando giocava con i maschi faceva il laterale sinistro, ora il suo ruolo è diventato il centrocampista centrale di inserimento, una sorta di Paul Pogba per intenderci. Giocatore a cui lei si ispira, pur essendo Interista: “penso rispecchi il tipo di giocatore che vorrei essere e diventare.”.
Francesca ha, nella sua breve carriera, anche diverse presenze in Nazionale under-17: “sin da piccolina ho fatto parte della rappresentativa under 15, poi sono passata alla rappresentativa regionale e successivamente ho fatto uno stage e due raduni con la nazionale under 17, rispettivamente a Coverciano e a Roma. Ricordo che è stata l’esperienza più grande ed importante della mia vita, l’apice delle mie soddisfazioni, ma allo stesso tempo penso sia stata anche un esperienza che non ho saputo gestire ed affrontare al meglio a causa della mia giovane età e della conseguente immaturità e mente chiusa che in quel periodo della mia vita mi sono trovata ad avere.”
Al di fuori del calcio, oltre a studiare al liceo scientifico Michelangelo Grigoletti di Pordenone, dedica il suo tempo libero in compagnia dei suoi amici, ama scrivere e rilassarsi guardando la tv.
La situazione del calcio femminile in Italia non è delle più rosee, cosa ne pensi? Ti sei mai sentita discriminata nel mondo dello sport?
Penso che sia una delle cose più brutte del nostro paese il fatto che le donne siano sportivamente discriminate, non solo calcisticamente parlando, in quanto tutti i sacrifici e l’impegno che un uomo mette nel praticare uno sport sono gli stessi che mette una donna quindi dovrebbero esserci pari diritti, non discriminazioni e pregiudizi. Io mi sento discriminata in questo senso. Bisognerebbe progredire e incominciare ad avere una mentalità più aperta e imparare a prendere esempio da paesi più evoluti come per esempio Stati Uniti, Germania, Inghilterra.
Come mai hai scelto Vittorio Veneto per questa stagione? Cosa e/o chi ti ha convinto?
Per questa nuova stagione ho scelto il Vittorio Veneto perché mi sembra un ambiente piacevole, stimolante e con un progetto alle spalle. In questa nuova società spero di trovare spazio e di integrarmi nei migliori dei modi. A venire qui mi hanno convinto i dirigenti con la loro serietà e con la presentazione e descrizione che mi hanno fatto di quello che è l’ambiente che caratterizza spogliatoio e società.
Conoscevi già qualcuno in questa squadra?
No non conosco nessuno di questa squadra. Non vedo l’ora di incontrare le mie nuove compagne.
Come ti sembra il mister?
Il mister mi sembra simpatico, serio, estroverso e comprensivo. Ottime qualità.
L’anno scorso il mister non ha mai utilizzato il trequartista, quest’anno gli farai cambiare idea? O ti adatterai?
Già nelle società in cui giocavo in precedenza mi sono adattata a ruoli diversi da quello del centrocampista centrale quindi se dovrò farlo di nuovo cercherò di farlo nel migliore e più utile dei modi, in serenità. Penso però che il ruolo del centrocampista centrale sia quello che più mi si addice per qualità e potenzialità, ma poi ovviamente tutto dipenderà dalle decisioni e dalle idee del mister.
Un pronostico per questa storica stagione rossoblu?
Il mio pronostico è la positività: l’impegno e i sacrifici che metteremo in campo tutte insieme porteranno sicuramente a risultati positivi e a serenità all’interno dello spogliatoio
Queste le parole del DS Giovanni Bolzan sul nuovo acquisto: “Francesca rappresenta perfettamente il prototipo di giocatrice che stiamo cercando per affrontare questo storico campionato di A: giovane, seria, umile e con una grande carica positiva di dimostrare quanto vale.
Mi ha colpito molto la sua grande emozione e voglia di iniziare al più presto questa nuova avventura a Vittorio Veneto.
Trequartista dalle notevoli doti tecniche, brava negli inserimenti. Fiore all’occhiello, le conclusioni da fuori area. Sa adattarsi comunque, perfettamente a qualsiasi soluzione tattica richiesta.
Ha caratteristiche, che mancavano alla nostra squadra, e saranno molto utili a mister Fattorel, impegnato a studiare anche, alcune varianti al modulo vincente dello scorso campionato.”