Marini: “Contro squadre organizzate è sempre uno stimolo, vogliamo giocare divertendoci”
Nonostante il tête-à-tête con il mitico Autodromo “Enzo e Dino Ferrari”, con il quale le mura amiche dello stadio Romeo Galli “vivono” praticamente in simbiosi, la stagione dell’Imolese è stata contraddistinta dall’alternanza tra accelerazioni e decelerazioni tanto marcate quanto fin troppo repentine. La formazione emiliana ha raccolto ben 13 punti sui 22 totali in classifica tra fine ottobre e inizio dicembre, collezionando poi un filotto di risultato negativi che hanno portato ad un doppio cambio alla voce “head coach”. Il terzo mister di questo campionato è Carmine Esposito, ex allenatore del Treviso maschile in Eccellenza, un passato da giocatore in Serie A a fine anni ’90 con le maglie di Empoli e Fiorentina. Sotto la sua guida, le imolesi hanno rifilato una manita nel derby al Ferrara, pareggiato in casa con il Gordige e ceduto a Pescara, Perugia e al “Galli” due domenica fa contro il Padova. Sentiamo da Chiara Marini, difensore classe ’85 alla sua seconda stagione in Emilia, che aria si respira all’antivigilia della trasferta nella Città della Vittoria.
Con il nuovo mister è arrivata l’importante vittoria nel derby, seguita però da risultati negativi, non ultimo l’1-6 contro il Padova.
Sicuramente con l’arrivo di Esposito abbiamo trovato più equilibrio in campo ed espresso un gioco di migliore qualità. Una cosa su cui dobbiamo continuare a lavorare è l aspetto mentale, per mantenere la concentrazione nell’arco di tutti i 90′. Spesso abbiamo rovinato prestazioni positive e risultati finali proprio per questa mancanza di lucidità. Probabilmente anche la posizione in classifica non aiuta a trovare i giusti stimoli, ma bisogna essere sempre bravi a fare sempre il massimo. In questo momento la cosa importante è fare una buona prestazione e migliorarsi partita per partita.
Che stimoli vi offre dover affrontare domenica sul proprio terreno una delle protagoniste del campionato e come siete cambiate rispetto al match del girone d’andata?
La partita di domenica sarà impegnativa ma allo stesso tempo ricca di stimoli, giocare contro squadre organizzate sicuramente permette di giocare di più a calcio, quindi anche di divertirsi di più. Sappiamo che il Vittorio Veneto sarà agguerrito più che mai e rispetto all’ andata abbiamo sicuramente guadagnato qualcosa sotto il profilo dell’equilibrio.
Dovendo tracciare un primo bilancio stagionale a 360′ minuti dal gong, come valuti il vostro percorso stagionale?
Per noi è stata una stagione particolarmente tortuosa, soprattutto a livello psicologico; ci sono stati momenti positivi e altri negativi. Forse potevamo fare qualcosa in più, sia sul piano del gioco che a livello di risultati, ma l’importante è fare sempre il proprio massimo, in ogni situazione. Cercheremo in queste ultime partite di migliorarci ancora e soprattutto di divertirci.