Cimarosti: “Possiamo alzare l’asticella e coniugare prestazione e risultato, contro l’Unterland con la testa giusta”
Di garra in garra. Vulcano di grinta, temperamento, prorompenza tecnica e instancabile fisicità, Silvia Cimarosti si sta dimostrando molto di più di un semplice valore aggiunto in termini numerici alla rosa rossoblù, in vista dell’intenso rush finale ormai in corso della stagione di Serie C. La tuttocampista classe 1995, ex Pordenone, SaroneCaneva e Prata, è tornata a indossare i colori di casa Permac dopo l’avventura della scorsa stagione in Serie B con uno spirito di abnegazione totale, guadagnandosi ben presto i galloni di vera protagonista agli ordini di mister Massimo Zoni.
In rete nel match d’esordio sul campo dell’Isera, la Tosa in maglia numero 7 è pronta a continuare a fornire al meglio la propria esperienza al servizio delle leve più giovani e rampanti del sodalizio vittoriese. Sentiamo proprio da Silvia le sensazioni e gli umori nello spogliatoio di casa Permac a poche ore dal vibrante impegno della ventunesima giornata (ottava di ritorno) al Barison contro l’Unterland Damen.
Contro il Trento avete regalato a tutto il pubblico rossoblù, e prima di tutto a voi stesse, una prova gagliarda e volitiva, seppur non supportata dal risultato finale, contro una delle migliori compagini di questo campionato.
Quella di domenica scorsa è stata sicuramente una prestazione più che confortante, nel contesto di una partita tosta contro la seconda forza del nostro girone, ancora ampiamente in lotta per la promozione in Serie B. Dal canto nostro, siamo scese in campo senza timore reverenziale e consce di voler e dover a tutti i costi cancellare il pessimo spettacolo offerto nel derby casalingo con il Venezia. Siamo state resilienti e anche ciniche il giusto, con l’episodio che ci aveva permesso di sbloccare la contesa a metà primo tempo; nella ripresa siamo ulteriormente cresciute di livello, un peccato il risultato alla fine non ci abbia permesso di strappare almeno un punto. Il caldo, il campo in sintetico piuttosto scivoloso e il vento sferzante hanno sicuramente esercitato un certo peso, alla lunga, nell’arco dell’impegno pomeridiano.
Tra poche ore, nel match con l’Unterland Damen, avrete la possibilità di tentare di rimanere incollate all’élite delle zone medio-alte della graduatoria stagionale.
Contro l’Unterland ci attende un impegno sicuramente probante, al cospetto di una formazione che al momento ci precede in classifica. Dalla squadra mi aspetto una prova in crescendo rispetto a sette giorni fa, possiamo certamente alzare l’asticella sotto il profilo del rendimento e abbinare una buona prestazione al ritorno alla conquista del bottino pieno. I 3 punti sono alla nostra portata, l’importante sarà metterci concentrazione e voglia di vincere per tutto l’arco dei novanta minuti.
Nella tua seconda avventura con la maglia rossoblù a Vittorio Veneto hai scelto di indossare il numero 7, a differenza del 14 dello scorso anno.
La scelta del numero non è legata a particolari significati o specifici aneddoti. Il 7 mi ha sempre affascinato in quanto tale, negli anni non ha avuto molte occasioni per poterlo indossare a causa del diritto di prelazione altrui, ma questa volta ho colto l’occasione trovandolo ancora disponibile nel corso del mercato invernale. Lo prendo come numero di buono auspicio, anche sotto il profilo del rendimento che mi piacerebbe riuscire a mantenere da qui sino alla conclusione di questa stagione.