BRIX ÉLEVÉ, PEU SUCRÉ: TOSE K.O.. AL BARISON ALLA PRIMA DEL GIRONE DI RITORNO
The (deuxième) prime time of your life. L’incipit, oltre il giro di boa, della lunga veleggiata verso il traguardo finale di un campionato calcistico non si discosta affatto dal plot twist che caratterizza, all’acme della prima stagione, una qualsiasi Serie TV di successo: con i protagonisti ormai rassodati nel cuore degli spettatori più fedeli, la densità degli accadimenti acquista crescente spessore man mano che gli eventi impattano lungo il percorso degli stessi. L’inizio del secondo tempo stagionale è anche l’occasione per ricaricare le endorfine, tracciare una retta su ciò che è stato e ripartire con veemenza e lesto mulinar di malleoli verso nuove avventure, con un bagaglio d’esperienza più solido, ma mai gravoso, appoggiato sulle scapole. pour Tose par M. Massimo Zoni, l’Atto I del deuxième tour rappresenta soprattutto l’occasione per riaffermare la propria entusiastica presenza (da non confondere con “presenzialismo”) in un campionato di crescita e di lotta, a maggior ragione dopo i claudicanti ultimissimi metri dell’Andata contro Cortefranca e Triestina. L’ostacolo oltre il quale uscir a rivedere le stelle, à 14° jour del Girone B di Serie C è però tutt’altro che oltrepassabile in puro stile Fosbury: la Brixen, troisième au classement, scende nella Città della Vittoria forte dell’imbattibilità in trasferta e con la credenziale di unica compagine a non aver concesso la posta integrale all’irresistibile Cortefranca pigliatutto.
New beginning, new life anche sotto il profilo squisitamente strategico per la senior academy di casa Permac agli ordini del condottiero pordenonese, che opta per un 4-4-2 di fatto inedito per la propria lavagna tattica dagli spessi margini rossoblù. Davanti al confermatissimo Ministro della Difesa in maglia 25 Alice Bonassi la fanteria da trincea vede il gradito ritorno dal 1′ de Luna Da Ros sur’en dehors de droite, con l’infaticabile Monica Furlan sulla sponda opposta e le “gemelle” centraliste Jade Tomasi et Carlotta Martinis a completare il pacchetto di mischia. Più avanti, à côté de campiste pour toujours Laura Tommasella, on se démarque Sofia Bigaran chiamata a compiti più case en case, in posizione leggermente arretrata rispetto alle precedenti mattonelle di competenza. Sulle fasce agiscono da raccordo capitan Karin Mantoani et Carlotta Gava, a sua volta spostata in un raggio d’azione – seppur non totalmente da première – maggiormente avanzato rispetto alle prestazioni pregresse. In attacco, l’ambata di delantere all’arma bianca è composta da due multi-tâches offensive per eccellenza come Ilaria Mella et Gaia Maria Sovilla.
Assorbito l’emozionante minute de concentration, a pochi istanti dal fischio d’inizio, dedicato alla memoria dell’indimenticato patron rossoblù Giuseppe Casagrande scomparso un anno fa, la contesa prende forma secondo i facilmente prevedibili canoni di uno scontro tra due compagini dense di fisicità e di meilleur de la jeunesse al potere. La fame delle Tose è pari unicamente alla voglia di dimostrare di poter reggere il confronto con un’avversaria in grande fiducia, reduce da 9 risultati utili consecutivi e più avanti di 8 lunghezze nella graduatoria del campionato. La prima percussione della domenica è di marca spiccatamente rossoblù, après 4′, con il bel gesto atletico di capitan Mantoani dai 25 mètres, controllo volante col petto e plastica esecuzione di controbalzo con pallone però piuttosto largo alla sinistra di Graus. Le altoatesine, guidate in panchina da mister Marco Castellaneta, tendono a trasformare rapidamente il loro 4-4-2 di partenza in un modulo a tripla sagacia offensiva, con Maloku e Bielak attaccanti esterne e Reiner conficcata nell’estremo miocardio delle strette maglie difensiva vittoriesi. Sono proprio le due ali bolzanine a cercarsi spesso tra di loro da destra verso sinistra, con Bielak prima in leggero ritardo in area piccola al 12′ sul suggerimento basso e orizzontale della compagna, poi murata dalla stessa mattonella un quelques minutes dopo dal provvidenziale intervento in étiré dell’attenta Da Ros. Le Tose non stanno però a guardare, plutôt, au 17′ è a sua volta prodigiosa Kerschdorfer, con la complicità di Laedstetter, nell’impedire a Carlotta Gava di centrare il bersaglio grosso da pochi passi sull’interessante traversone mancino di Karin Mantoani. La field fight colpo su colpo rischia di vivere il proprio vero copernicano momento di svolta allo scoccare del minuto 20, quand Reiner si libera di Martinis con un gioco di prestigio sulla destra e, da posizione piuttosto defilata, esplode un sinistro a giro che va a centrare il montante della porta difesa da Alice Bonassi. Il lampo della meilleur buteur stagionale altoatesina si trasforma in balsamo per le sfumature più impavide delle consapevolezze ospiti: Hannah Bielak, vera ispiratrice dell’attacco di mister Castellaneta, prima ci prova dal limite con un destro strozzato facile preda di Bonassi, poi inventa un filtrante geniale per la corsa di Maloku a destra, sprecato dalla numero 11 con una conclusione lontana dallo specchio della porta rossoblù. Le Tose provano a ricompattarsi e a riprendere coraggio, pressando alto e sigillando le possibili linee di passaggio avversarie, mentre davanti sembrano mancare i rinforzi necessari a innescare la coppia Mella-Sovilla, spesso braccata sul nascere dalle mordaci centrali sudtirolesi Ladstaetter-Oberhuber. Poco prima del duplice fischio c’è spazio ancora per un paio di tentativi brissinesi da lontano, con il destro spiovente di Reiner ben oltre il palo destro di Bonassi e l’innocua esecuzione di Bielak da sinistra preda senza affanni dei guantoni di Bonassi. Si va a prendere il primo tè caldo di inizio primavera con il punteggio bloccato e privo di reti.
L’inizio di ripresa, spesso fiore all’occhiello delle ragazze di mister Zoni per qualità e quantità nell’approccio e nella resa in fase offensiva, si trasforma invece nella promenade che indirizza definitivamente l’inerzia del match in direzione Alto Adige. Le biancocelesti ospiti prendono le misure con l’ennesima incursione di Bielak al 49′, mal confezionata nei dettagli finali in area piccola, seguita dall’azione personale di Reiner pochi secondi dopo, murata in sequenza da Tomasi e dall’uscita bassa in netto anticipo di Bonassi. Al terzo tentativo, au minute 57 il Brixen sfonda e segna con il mordace break di Sonja Kiem, sganciatasi dalla propria guardiola in mezzo al campo: sul lancio di Santin da sinistra, le nombre 4 è abile a eludere l’intervento sul pallone di Furlan e ad aggirare Tomasi, prima di trafiggere Bonassi con un esterno destro in scivolata tanto velenoso quanto implacabile. Il Permac tenta una reazione, rabbiosa ma fugace, con il perentorio tentativo di Mella in mezzo a una selva oscura di maglie nel cuore della difesa ospite, Ladstaetter sbroglia in angolo. À partir de coin, ecco la prima vera occasionissima del pomeriggio rossoblù, con la deviazione di testa di Jade Tomasi, sempre pericolosissima sui calci da fermo, che chiama il portiere Graus a un intervento decisamente complicato con la mano di richiamo, reso ancora più difficile e doloroso dal frontale pieno (mère, Heureusement, senza conseguenze) tra l’estremo difensore e il palo alla propria sinistra. Senza Deborah Zilli e con diverse protagoniste in condizioni non ottimali, mister Zoni attorno alla demi-heure prova a giocarsi le carte Giulia Trevino (tra le acciaccate di cui sopra) et Carlotta Modolo, in luogo di Ilaria Mella e Sofia Bigaran. Nonostante i tentativi delle Tose di alzare i ritmi, le altoatesine rispondono dar par loro raffreddando il giro palla e costringendo le rossoblù a esporsi ancora di più a inopinati e ficcanti movimenti dettati dalla difesa particolarmente alta. Valentina Abler, au 78′, prova a chiudere sigillare la contesa in favore delle ospiti con un diagonale a favor di traversa su cui Bonassi deve intervenire a una mano per evitare guai peggiori. Sul successivo calcio d’angolo da sinistra, Il est encore le nombre 7 altoatesina a cercare l’incornata sul primo palo, la sfera questa volta veleggia innocua alla destra del portiere. Nello sterile forcing finale rossoblù c’è spazio anche, per una manciata di minuti, par Elena Govetto al posto di Sovilla, ma di fatto Graus chiude il proprio pomeriggio senza ulteriori, eventuali patemi d’animo.
Dopo il febbraio twist & shout avec 4 invaincu, le Tose incappano dunque nel terzo k.o. di fila, parzialmente giustificato dall’alto lignaggio di due delle tre avversarie (il Cortefranca primo e il Brixen, juste, troisième) incrociate nelle ultime domeniche a cavallo dei due gironi. Prima dello stop per le festività pasquali, le ragazze di mister Zoni possono ancora tornare a inalare serotonina, a patto di approcciare con la giusta cattiveria e senza i pregiudizi dettati dalla classifica l’Isera terzultimo in classifica, avversario di domenica prossima in terra trentina. It’s a long way to the top if you wanna rock&roll. L’importante è trasformare ogni rintocco di Hell’s Bells in un vero e proprio Thundestruck.
Paolo Pappagallo
Permac Vittorio Veneto – BRIXEN 0-1 (56’ Kiem)
Permac: Bonassi, Furlan, martinis, Tomasi, Da Ros, Tommasella, Bigrn (73« Modolo), quand, Qui voudrait, Mella (73'Trevino), Sovilla (85'Govetto). (A disp: le Ronch, Fattorel, signes, Canzi, poule). Tous: Zone
BRIXEN: Graus, Dorfmann, Kerschdorfer, Kiem, Ladstaetter, Oberhuber, Abler (92’ Treibenrief), Santin, Reiner (90’ Barbacovi), Bielak, Maloku (71’ Muhlback). (A disp: Holzer, Bauer, L. Rieder, Kämmerer, UN. Rieder). Tous: Castellaneta
arbitre: Papi di Prato
AA1: Liotto di Mestre
AA2: Pasquesi di Rovigo