“LA LEGGENDA DEL MORTO CONTRENTO”: LE TOSE CEDONO PER LA PRIMA VOLTA IN STAGIONE TRA LE MURA DI CASA
Never stop studying. Rinfrancate dalle copiose dosi di dopamina, naturale e meritato retaggio delle prime ottime prove di inizio 2021 contro Le Torri e Venezia, per le Tose la disfida della 7° Giornata del Girone B della Serie C assume nuovamente il sapore, titillante e provocante q.b., del pressure test contro una collaudatissima aspirante executive chef del succulento raggruppamento di campionato. Nella Città della Vittoria, fortino sin qui inespugnato dagli arditi assalti delle fanterie avversarie, approda infatti il Trento Calcio Femminile, formazione quarta in graduatoria con 12 punti conquistati in 5 partite, ma soprattutto compagine di grande solidità ricca di talento e meccanismi collaudati, grazie a un importante zoccolo duro di calciatrici semper fidelis nel corso delle ultime annate a cavallo tra seconda e terza serie.
Per la giovine Permac di mister Massimo Zoni il primo obiettivo è, come sempre, dribblare i tackle del fato avverso, vero fautore della maggior parte delle scelte in fase di rimescolamento nomi sulla lavagna tattica. Tra acciacchi più o meno diffusi e il confermato forfait nella retroguardia di Giada Tomasi (oltre alle lungodegenti Dalila Canzi, sempre più vicina al rientro, e Francesca Molinaro), il consueto 4-2-3-1 del coach pordenonese prende forma tra inoppugnabili certezze e vividi ritorni nell’ebbrezza dello Starting XI. In difesa, davanti alla responsabile dell’unità di crisi Alice Bonassi e accanto al trio di “lotta & carLotta” Modolo-Martinis-Gava ecco il ritorno dal primo minuto di Luna Da Ros sull’out di sinistra, complici le condizioni fisiche non perfette di Monica Furlan. A centrocampo nuova jam session didattica tra la professoressa Laura Tommasella e l’allieva (per collocazione tattica) Gaia Sovilla, con le fasce offensive terreno di fiato e sgroppate per capitan Karin Mantoani e la sempre più bomber Deborah Zilli. Davanti, in piena intercambiabilità tattica reciproca, sono chiamate ad incidere con profitto le delantere Made in Friûl Ilaria Mella e Elena Govetto.
Il primo gorgheggio del pomeriggio domenicale, in una plumbea giornata dal sapore più autunnale che di fine gennaio, si materializza per mano rossoblù dopo 7 giri di lancette sul cronometro del signor Vicardi di Lovere: percussione di Mella sulla sinistra e pallone al limite per Sovilla, lesta nello scarico all’indietro per la conclusione dal limite di Tommasella, deviata in maniera forse decisiva dalla schiena di Bertamini. L’acuto dai 20 metri della preside di casa Permac rimane in verità un episodio pressoché isolato alle pendici della zona rossa nel cuore della difesa trentina. Le ospiti si fanno preferire, praticamente sin da subito, nel palleggio a centrocampo e nella costruzione del gioco, con Battaglioli e Rosa molto sollecitate dalle compagne soprattutto sull’asse mancino del fronte d’attacco. L’importanza di parlare, since ages, la stessa lingua calcistica sul campo diviene più che evidente nell’azione che al 14′ porta in vantaggio la squadra di mister Spagnolli: lancio filtrante e ficcante di Alessandra Tonelli, questa volta per vie centrali, che premia l’ottimo inserimento tra le linee di Giulia Rosa e la mette in condizione di concludere indisturbata con il mancino sul primo palo della porta di Bonassi. La supremazia trentina, non solo nel punteggio, si va via evidente con il passare dei minuti. Poli al 20′ spedisce larga una rasoiata di destro da appena fuori area, ancor più pericolosa A. Tonelli tre minuti dopo nel mancare di poco il bersaglio grosso dopo aver rubato il tempo in uscita all’estremo difensore rossoblù Bonassi. Con il passare dei giri d’orologio le Tose sembrano prendere più confidenza con l’ostico avversario, almeno limitandone la pericolosità dei costrutti offensivi, ma allo stesso tempo senza mai riuscire a inamidare i guantoni del portiere e capitano della formazione ospite Valzolgher. Avviluppata su trame mai da vero equilibrio precario, la contesa scorre liscia e dinoccolata sino al (quasi inopinato, in questa fase) raddoppio del Trento al 37‘: Poli è brava e fortunata a vincere il rimpallo su Martinis e a servire a sinistra Battaglioli, il traversone a giro della numero 20 diventa un invito al buffet per l’inzuccata di Alessandra Tonelli, che trafigge Bonassi e indirizza una buona fetta dell’esito finale sulla via della Provincia Autonoma. Il risultato per le ospiti potrebbe addirittura farsi più corposo prima dell’intervallo, ma ci pensa il palo al 45′ ad aiutare Bonassi sulla velenosissima conclusione di Poli dal vertice destro dell’area di rigore.
A metà tra necessità tattiche e sentenze fisiche, mister Zoni spedisce in campo a inizio ripresa Sofia Bigaran – al secondo gettone stagionale, dopo il rientro post-infortunio contro il Venezia – in luogo di Deborah Zilli, riformulando al contempo la perifrastica tattica in un 4-5-1 più guardingo e compatto. Con capitan Mantoani abbassata più vicina alla difesa, il Permac si dimostra più abile a evitare reiterate incursioni da parte delle ficcanti linee ospiti, anche se al 51′ ci vogliono i guantoni di Alice Bonassi a evitare nuovi guai sul diagonale secco e a mezza altezza di A. Tonelli. Sul fronte offensivo rossoblù continuano a latitare gli spunti offensivi, anche grazie al costante raddoppio delle marcatrici trentine in ogni situazione di potenziale possesso palla da parte delle giocatrici Permac. Superato il quarto d’ora coach Zoni prova anche la mossa Arianna Cartelli al posto di una Elena Govetto non del tutto scevra da problemi fisici. A minacciare la parziale integrità del punteggio però vanno ancora vicine le ragazze di mister Spagnolli, che falliscono la rete del 3-0 solo per la clamorosa topica di Fuganti in tap-in a non più di un paio di metri dalla porta di Bonassi. Di fatto, il primo tiro in porta made in Permac arriva solo (finalmente) al minuto 72, anche se l’esecuzione dai 25 metri di Carlotta Modolo è di fatto poco più di un’interurbana per casa Valzolgher. Senza più granché da dire sul campo, il match si trascina pigramente sino al fischio finale del signor Vicardi, a rogito di un’indiscutibile prestazione di forza e concretezza da parte della compagine trentina.
Apprendistato significa anche accettare la sconfitta e il gap tecnico con le rivali, seppur sia l’atteggiamento l’unica, vera, necessaria molla a non dover mai mancare, tanto nella buona quanto nella cattiva sorte sportiva. Per le Tose tempo di voltare pagina e pensare al prossimo appuntamento, domenica in terra altoatesina sul campo dell’Unterland Damen, altro avversario storicamente insidioso su un terreno periglioso per natura. Machen wir weiter.
Paolo Pappagallo
PERMAC VITTORIO VENETO – TRENTO 0-2 (14’ Rosa, 37’ A. Tonelli)
PERMAC: Bonassi, Gava, Da Ros, Tommasella, Martinis, Modolo, Mantoani, Sovilla, Govetto (63’ Cartelli), Mella, Zilli (46’ Bigaran). A disp: Da Ronch, Tomasi, Furlan, Fattorel, Gallina, Celante).
All: Zoni
TRENTO: Valzolgher, Bertamini, Battaglioli (71’ Lucin), Ruaben, Varrone (79’ Antolini), Tononi (72’ Maurina), L. Tonelli (83’ Daprà), Poli (56’ Chemotti), Fuganti, Rosa, A. Tonelli. (A disp: Callegari, Rovea, Pasqualini).
All: Spagnolli
Arbitro: Vicardi di Lovere
AA1: Piran di Padova
AA2: Fregonese di San Donà di Piave