“A GOOD GLASS OF PORTO”: TANTO CUORE E UNA ZAMPATA NEL TERZO SUCCESSO CONSECUTIVO DELLE TOSE
I want to break…two. A caccia della prima corroborante terzina della stagione, sullo sfondo di un pentagramma sempre più ricco di melodiose sfumature e lampi di dolcissime eufonie calcistiche, le Tose si riaffacciano nello spartito del Girone B di Serie C per una nuova esecuzione dal vibrante sapor di derby. Uno di quegli allegri con brio, che trascendono le normali logiche designate dalla classifica e vanno a pescare nel cuore di una geografia regionale densa di corsi, ricorsi e rivalità più o meno rassodate nel mezzo del cammin di nostra stagione. Archiviati i due esotici successi consecutivi conquistati in rapida sequenza ai danni di Unterland Damen e SPAL, è il Portogruaro l’avversario della fatica rossoblù numero dieci in campionato, a distanza di oltre 4 mesi dalla sconfitta di misura patita nella tana granata del “Mecchia” durante la prima fase eliminatoria di Coppa Italia. Le ragazze del neo mister Tomasello, da par loro, attendono le ospiti ringalluzzite dall’agevole poker rifilato al solitario fanalino di coda Le Torri nel cuore della provincia vicentina.
Tra l’ormai irresistibile voglia di continuità in the air e i consueti, necessari aggiustamenti tecnico-tattici nel periglioso limbo tra infermeria e realtà, mister Zoni ripresenta il proprio 4-2-3-1 haute couture tra attesissimi ritorni in passerella e collaudatissime reginette del vernissage domenicale. A spiccare in particolare sono le numerose novità che caratterizzano, nella fattispecie, la Linea Maginot difensiva rossoblù. Tra i pali, al secondo gettone stagionale dal 1′, si rivede la talentuosa classe 2001 – carattere di ferro e guantoni di velluto – Chiara Da Ronch. Al centro della retroguardia, accanto all’imprescindibile Carlotta Martinis spicca il gioioso ritorno di Giada Tomasi, a caccia di stabile serenità dopo l’overdose di sfortuna patita da troppo tempo a questa parte; completano il pacchetto difensivo capitan Karin Mantoani e “faldin” Monica Furlan, rispettivamente sugli out di destra e sinistra. A centrocampo tocca a Gaia Maria Sovilla il ruolo di tirocinante di giornata accanto alla prof. Laura Tommasella, entrambe tra protezione della difesa e raccordo con il vivido trio Carlotta Gava-Sofia Bigaran-Elena Govetto, avanguardia offensiva a supporto della vera nueve (in maglia 17) Giulia Trevisiol, anch’essa all’agognato rientro nello Starting XI iniziale.
La contesa domenicale si sviluppa sin da subito con il prevedibile fare arcigno tipico dei più famosi derby, dal peso specifico impalpabile eppur evidente. Le protagoniste assolute del primo scorcio di gara sono le difese, con Martinis e Tomasi a dir poco feticiste della filatelia nel francobollare con puntualità la numero 9 di casa Feletti, reduce dall’hat-trick di 7 giorni prima a Torri di Quartesolo. Dalla parte opposta, Trevisiol deve sgomitare non poco per farsi largo tra le fitte maglie delle centrali granata Volpatti e Chiarot, favorite anche da una fase di costruzione un po’ troppo imprecisa da parte delle geometre di casa Permac. Per vedere una parvenza di conclusione verso uno dei due estremi difensori bisogna aspettare lo scoccare del quarto d’ora, e non che il destro dalla lunga distanza della numero 11 di casa Furlanis vada in alcun modo a deturpare il giardino zen presidiato dall’attenta Da Ronch. Il Permac prova a farsi vedere soprattutto sulle fasce, cercando i giri giusti per mettere in moto le scalpitanti Govetto e Gava sulle rispettive praterie di competenza. Tra tanto tatticismo e vampate a strappi sulle trequarti, la prima vera, concreta emozione del match al 24′ è il (più che sospetto) contatto nell’area di rigore portogruarese tra Volpatti e Bigaran: in ossequio al famoso adagio dell’indimenticato Vujadin Boskov (“rigore è quando arbitro fischia”) le proteste rossoblù durano il breve tempo di appurare la mancata concessione del penalty da parte del signor Casali di Crema. Dalle recriminazioni allo spavento, una manciata di minuti dopo Elena Govetto è costretta ad alzare bianca a causa di un dolorosissimo guaio al ginocchio: al suo posto in campo Carlotta Modolo, piazzata accanto a Tommasella con conseguente dirottamento di Sovilla sull’ala sinistra. Di fatto non cambia il copione della frazione, con le vittoriesi attivissime ma poco in palla nella costruzione e le granata a interdire e ripartire senza troppa efficacia. Un paio di buone percussioni di Trevisiol, tra cui una conclusione secca dai 20 metri non troppo distante dallo specchio della porta, e un tiro di Furlanis smorzato da Mantoani in piena area rossoblù mandano in archivio un primo tempo giustamente destinato al punteggio di parità a occhiali.
Decisamente tutt’altra cosa il sound di inizio ripresa, con le Tose trasformate sotto il profilo del carattere e della lucidità costruttiva. I primi anticipi di good vibes li offre una generosissima Giulia Trevisiol dopo 120 secondi, sportellate negli ultimi 30 metri e conclusione coraggiosa ma distante dal montante di Comacchio. Tempo un altro paio di minuti e si materializza il graffio del vantaggio rossoblù: la punizione di Tommasella da oltre 40 metri semina il panico e crea bagarre nell’area portogruarese, Giada Tomasi è la più lesta di tutte ad approfittare dell’altissimo grado di entropia per anticipare Novellino e cesellare la zampata vincente che gela Comacchio vanamente protesa sul primo palo. Finalmente una gioia, meritatissima, per la numero 5 made in Montereale Valcellina. Una rete profetizzata, pochi secondi prima e con doti al limite del divinatorio, dal dirigente rossoblù Stefano Mella in tribuna: chiamatelo pure Il Divino Omella. Tra misticismo e realtà, l’1-0 è un concentrato di endorfine purissime per la pattuglia di mister Massimo Zoni, subito decisa a imprimere la definitiva ceralacca sull’andamento della singolar tenzone. Trevisiol è letteralmente tarantolata e al 54′ costringe Comacchio a un intervento prodigioso, in tuffo sul primo palo, per disinnescare la staffilata della classe 2003 rossoblù all’altezza dei 16 metri. Sul corner successivo battuto da capitan Mantoani, Tomasi sfiora per millimetri, con un’incornata da attaccante vero al centro dell’area, la propria personale doppietta nel pomeriggio veneziano. Le padrone di casa appaiono stordite dal rapido susseguirsi delle punture ospiti, ma il Permac pecca in cinismo e non la chiude come dovrebbe: Bigaran al 58′, imbeccata da un traversone con il contagiri di Furlan, sciupa a tu per tu con Comacchio al limite dell’area piccola. Mister Tomasello prova a mischiare le carte in casa granata con l’ingresso della più offensiva Gashi al posto del difensore Spollero. L’ennesimo appuntamento con la resa dei conti rossoblù sembra però materializzarsi, inequivocabile, al giro di lancette 66′: intervento in ritardo di Battiston su Trevisiol all’altezza del vertice amancino dell’area, questa volta il signor Casali indica senza esitazioni il dischetto del rigore. Dagli 11 metri, anche capitan Karin Mantoani grazia Comacchio sparando oltre il palo alla destra del portiere: a mezz’ora dalla fine il Porto può continuare a emettere anidride carbonica da vivo. La squadra di casa continua però a scontrarsi con la dura realtà difensiva vittoriese: le Tose sono organizzate con estrema dovizia dietro e non rinunciano a pungere in contropiede davanti, con la solita Trevisiol assistita dalla neoentrata Deborah Zilli. Così, se a referto per le granata si iscrive un isolato tentativo di deviazione a mezza altezza di Finotto su cross da sinistra, innocuo per la porta di Da Ronch, dall’altra parte è proprio la 99 rossoblù ad avere una buona occasione da buona posizione, ma sul piede sbagliato: ne esce una conclusione svirgolata lontana dalla porta di Comacchio. Nel finale, Sovilla e Trevisiol cercano gloria personale, sporcando i guantoni del portiere di casa e chiudendo in bellezza la loro generosissima prestazione personale.
Con un successo rotondo nella sua entità, seppur minimo nello scarto complessivo, le Tose conquistano così il loro terzo successo consecutivo, allungandosi al sesto posto in classifica e confezionando 180′ complessivi di imbattibilità che denotano gli ulteriori progressi a tutto tondo in questa annata di garra, crescita e tanto cuore. From derby to derby, domenica al Barison arriva il Padova, compagine con cui onorare ancora di più una straordinaria rivalità incastonata in un momento chiave della stagione, verso le ultime battute di questo girone d’andata. Chi si estranea dalla lotta... (i puntini riempiteli voi).
Paolo Pappagallo
PORTOGRUARO – PERMAC VITTORIO VENETO 0-1 (50’ Tomasi)
PORTOGRUARO: Comacchio, Battiston (72’ Scudeler), Matiz, Spollero (60’ Gashi), Volpatti, Chiarot, Finotto (84’ Lucchetta), Novellino, Feletti, Nodale, Furlanis (72’ Battaiotto). (A disp: Artale, Sovran, Spinelli, Nicodemo, Piemonte). All: Tomasello
PERMAC: Da Ronch, Furlan, Martinis, Tomasi, Mantoani, Tommasella, Govetto (31’ Modolo), Sovilla (94’ Da Ros), Gava, Bigaran (66’ Zilli), Trevisiol. (A disp: Bonassi, Fattorel, Canzi, Mella, Gallina). All: Zoni
Arbitro: Casali di Crema
AA1: Betello di San Donà di Piave
AA2: Fregonese di San Donà di Piave
Ammonite: Gava, Trevisiol