CHIEDIMI SE SONO FENICE: PERMAC AI QUARTI DI COPPA DOPO 120′ THRILLING
“Dimmi quel che mangi e ti dirò chi sei”. La rituale domenica in famiglia in stile “il pallone è servito” è sempre foriera di collaudate certezze gastronomico-tattiche e relative soddisfazioni calcistico-mangerecce, ma la sottile trasgressione da sabato festivo può indirizzare le fauci verso nuovi succosi ed inesplorati espedienti sportivo-culinari tutti da assaporare in ottima compagnia. Brulé, pastin e… coppa, Il menù à la carte dell’Immacolata’s Day 2018 riporta le Tose nell’eccezionale, e un po’ nostalgica, cornice calendaristica del penultimo giorno della settimana. (Pi)atto unico su tavolo singolo con l’appetito di sempre, le rossoblù del condottiero Made in Frico Fabio Toffolo, ancora a punteggio pieno e reti illibate in tutte le competizioni da inizio stagione, ritrovano al Barison l’Unterland Damen – a distanza di meno di 15 giorni dall’incrocio di difficile digestione in campionato – nell’ottavo di finale in gara secca del tabellone della Coppa Italia di Serie C.
No time to diet, il coach friulano non rinuncia alla propria collaudatissima e affamata brigata stellata titolare, concedendo riposo iniziale alla sola Margherita Zanon e recuperando dall’inizio il furetto del centrocampo Vanessa Stefanello in luogo di una Alice De Val estremamente positiva nelle sue prime performance dopo il calvario in infermeria dell’ultimo biennio. Sulla mediana si rivede tra le Starting XI anche la confuciana Francesca Zanella, incastonata tra le untouchables Laura Tommasella – ancora capitano, visto il previsto rientro nel nuovo anno di Francesca Da Ros – e Valentina Foltran. In difesa la conferma più ghiotta è Karin Mantoani, sorprendentemente a suo agio al centro della retroguardia in supplenza a FraCap, accanto alla sous-chef Michela Martinelli e davanti all’Executive da record Giulia Reginato, con i FrecciaRossa(Blu) Monica Furlan e Alissa Padovan a sferragliare sugli esterni. In avanti, alle spalle di una Adriana De Martin tirata a lucido dopo la rete scacciapensieri contro il Como, orbita una Natasha Piai nuova e solitaria capocannoniere del Girone di campionato con 7 centri in 6 partite. In casa Unterland, rispetto alle protagoniste preselezionate 14 giorni prima, mister Trentini si affida a Targa e alla classe 2002 Casal in luogo delle acciaccate Della Santa e Pfoestl, neppure convocate per la disfida. Con Peer a propria volta non al meglio della condizione, chance dal 1′ pure per Cainelli, mentre in avanti la gambiana Demba è confermata terminale offensivo a tentare di pungere il sinora sigillato montante della porta rossoblù.
Insidiosa e collosa come da freschi ricordi – e con il manto erboso del Barison ancora lontano dalle migliori condizioni stagionali possibili e augurabili – la contesa è in effetti un déjà vu dei leitmotiv tecnico-tattici già ammirati nella contesa precedente: le padroni di casa vittoriesi provano ad esibire da subito le proprie collaudate caratteristiche di controllo e giro palla, a cui le ospiti altoatesine sanno rispondere con la giusta garra e la tradizionale fisicità insita nel loro più intimo patrimonio genetico. A differenza però del match di campionato, la parità “ad occhiali” questa volta perdura non oltre i primi 11′, il tempo necessario all’Unterland per portarsi in vantaggio con un lampo della numero 17 Julia Targa su azione di corner da destra battuto da Settecasi: la 17enne bolzanina, prodotto del settore giovanile, è brava e fortunata a farsi trovare puntuale – dopo una carambola nel cuore dell’area rossoblù – nel fulminare con un diagonale preciso e affilato l’incolpevole Giulia Reginato. Il cronometro sigilla a 1056 i minuti di imbattibilità assoluta della Linea Maginot in maglia vittoriese – record comunque intonso in prospettiva campionato… – delineando nel contempo un inedito scenario stagionale, con le Tose per la prima volta da Primavera ad inseguire nel punteggio. I primi, veementi segnali di reazione della pattuglia griffata Mafalda passano tutti dagli educatissimi arti inferiori di Vane Stefanello, che al quarto d’ora saggia i guantoni e le capacità di posizionamento di Martina Brida con un destro di controbalzo interessante ma troppo centrale e in chiusura di tempo spedisce non lontano dall’incrocio dei pali una botta dal pregevole rate di croccantezza confezionata dalla casella dei 20 metri. Nel mentre, la contesa scorre tra ben pochi highlights degni di nota, con le rossoblù efficacemente imbrigliate dalla ragnatela altoatesina e le ospiti attente più a neutralizzare sul nascere gli ardori avversari che non a fiondarsi in avanti alla ricerca di una possibile marcatura rassoda sicurezze. All’intervallo lo 0-1 è dunque più che legittimamente punteggio-specchio di quanto occorso nella prima metà di gara.
L’ouverture di secondo tempo restituisce in campo un Permac quantomeno in livrea nuova, dal punto di vista tattico e interpretativo: MZ11 sostituisce Kekka Zanella, delineando un nuovo modulo dinamico e sbilanciato nel tentativo di solleticare le ospiti a partire dalle mattonelle più esterne. Dopo la prima conclusione della ripresa, ad opera ancora di Targa al 52′ – quasi in caduta dal limite – con Reginato in controllo, è proprio Zanon ad ispirare De Martin alla conclusione dal lato corto mancino dell’area, Brida controlla sul primo palo senza troppi problemi. Mister Toffolo getta nella mischia anche Alice De Val al posto di Alissa Padovan, ma al 60′ è l’Unterland a sfiorare il 2-0 con Ciuki Reginato miracolosa in uscita su Demba lanciata a rete dopo un’inopinata distrazione della difesa vittoriese. Scampato il pericolo e sospinte dal proprio pubblico, le Tose provano finalmente a lanciare messaggi all’etere e alle avversarie costruendo molto – ma finalizzando con poca precisione – tra il 67′ e il 77′ con Piai dal limite e due volte con Zanon in percussione penetrante da sinistra. Quando lo spettro dell’eliminazione per le Tose sembra lentamente ma inesorabilmente prendere corpo, l’ultimo quarto d’ora di match accende fragorosamente – a mo’ di stabilimento di fuochi pirotecnici – il mood calcistico nel cuore della Città della Vittoria. Martina Brida inaugura il proprio personalissimo duello con l’intero avamposto offensivo rossoblù, respingendo nello spazio di due minuti una conclusione velenosissima di De Val da fuori e – con tecnica quasi pallavolistica – il tiro centrale ma da altezza dischetto di bomber Piai. All’81′ però nulla può l’estremo difensore altoatesino sull’incornata da pochi passi del “Toro” ADM16, deliziosa finalizzazione della sgroppata gourmet di Nata Piai sulla fascia mancina a lei cara. Seconda rete consecutiva per l’Ingegner Bomber di Fregona e Permac prepotentemente di nuovo in partita a 9 giri di lancette dal minuto 90. Il pari rilancerebbe la contesa ai tempi supplementari, ma il vaso di Pandora dei colpi di scena è stato scoperchiato di fresco e all’83′ il signor Gambuzzi di Reggio Emilia comanda il penalty a favore delle Tose per l’intervento in ritardo di Vuerich ai danni di Piai all’altezza del vertice mancino basso dell’area altoatesina. Dal dischetto la top scorer in maglia 9 rossoblù si fa ipnotizzare da Brida, fallendo il match point utile a ribaltare ogni proiezione entro i tempi regolamentari. Nel finale convulso, l’Unterland chiude in 10 vista l’espulsione per doppia ammonizione del centrale difensivo Menegoni e il Permac non concretizza con la rasoiata su punizione dal limite di Tommasella l’ultima occasione utile all’ultimo secondo dei 4′ di recupero.
Si concretizza dunque l’inedito scenario dei tempi supplementari, con le Tose in fibrillazione & (soprattutto) in superiorità numerica e le altoatesine inevitabilmente ripiegate all’indietro, in attesa di un contropiede utile e (magari) dei calci di rigore. Con l’extratime e la disparità di forze in campo, la sfida nella sfida tra le punte rossoblù e la numero 1 altoatesina vive le sue vette di spettacolarità tra il 94′ e il 100′: Brida è attenta sull’interessante sinistro di Marghe Zanon dal limite e addirittura ai limiti del prodigioso nel levare da appena sotto la traversa la conclusione di controbalzo, praticamente a botta sicura, di Piai da fuori area dopo un batti e ribatti. 4 minuti dopo è Mella, attiva e propositiva dal proprio ingresso in campo, ad avere sul mancino da buona posizione la palla del 2-1, ma la conclusione del cecchino delle Juniores non è all’altezza dello score realizzato nell’Under rossoblù.
Velocissimo cambio di campo e si riparte con l’ultimissimo quarto d’ora di gara. Il Permac ci prova subito con De Martin, il tentativo spalle alla porta della 16 di casa è coraggioso ma non crea pericoli al portiere dell’Unterland. Le biancazzurre ospiti si salvano letteralmente dal colpo del k.o. al minuto 115′, graziate da una Piai non particolarmente in giornata autrice suo malgrado di un errore da pochissimi metri dopo un malinteso della difesa altoatesina. La lotteria dei rigori sembra ormai l’inevitabile epilogo del lunghissimo pomeriggio, ma a 4′ dalla fine su una mischia al limite del parossismo in area ospite, il signor Gambuzzi vede un tocco con la mano di una giocatrice bolzanina decreto il secondo penalty di giornata a favore delle Tose. Dagli undici metri si presenta questa volta Capitan Laura Tommasella, il cui piatto destro è intuito ma non respinto da Brida e si insacca alle spalle del numero 1 biancazzurro. Al Barison è il tripudio, tra le vibranti proteste in campo e fuori di giocatrici e dirigenza dell’Unterland, con conseguente espulsione negli ultimi istanti di match anche per la centrocampista Turrini.
Di sofferenza e di riscatto, il Permac conquista dunque l’accesso ai quarti di finale della Coppa di categoria, turno che vedrà le vittoriesi nuovamente in campo in gara unica nel mese di febbraio. Dopo il necessario reset psicofisico dei prossimi giorni, testa e gambe nuovamente al campionato per il delicato scontro diretto – eccezionalmente al Comunale di Cappella Maggiore – contro il Voluntas Osio terzo in classifica. Crescere è un gioco bellissimo.
Paolo Pappagallo
VITTORIO VENETO – UNTERLAND DAMEN 2-1 d.t.s. (12′ Targa, 81′ De Martin, 117′ Tommasella [Rig])
VITTORIO VENETO: Reginato, Martinelli, Zanella (46’ Zanon), Piai, Foltran, De Martin, Furlan, Tommasella, Padovan (57’ De Val) Stefanello (76’ Mella), Mantoani. (Da Ronch, Trevisiol, Tonon, Modolo). All: Fabio Toffolo
UNTERLAND DAMEN: Brida, Casal (81′ Mayr), Marmentini, Menegoni, Vuerich, Settecasi, Turrini, Ernandes, Targa (62’ Ninz), Schwienbacher (57′ Cainelli), Demba (77’ Micheletti). (Spitaler, Peer). All: Massimo Trentini
Arbitro: Manuel Gambuzzi di Reggio Emilia
Ammonite: Ninz, Piai, Vuerich
Espulse: 87′ Menegoni, 120′ Turrini