Pes-cara ti amo: le Tose vincono il recupero e tornano in vetta al Girone
Quando il campionato non c’è, i punti ballano: è la “c’è posta per te” dei recuperi, con la busta rimasta sigillata a causa di condizioni avverse che hanno impedito originariamente al match di aver luogo secondo il comandamento originale dei calendari stagionali. Come nel caso della disfida agli antipodi della 13° Giornata del Girone B della serie cadetta tra il Pescara griffato La Saponeria e il Permac, originariamente prevista a fine gennaio in versione “ultimo chilometro” del percorso d’andata per le due compagini e rinviata per i noti, tragici avvenimenti che hanno colpito l’Abruzzo in apertura di 2017.
I poli opposti tra le due compagini non sono solo quelli meramente geografici tra sponda nord e sud dell’Adriatico, ma soprattutto la condizione di classifica delle neopromosse rossoverdi, fanalino di coda del campionato, rispetto alle Tose rossoblu, in odore di “dino-risiano” sorpasso in vetta ai danni del Sassuolo. Mister De Biasi ha il suo bel daffare per allestire lo starting XI d’assalto sul campo sintetico abruzzese, viste le numerose defezioni delle titolarissime tra squalifiche, infortuni, convocazioni in nazionale e indisponibilità varie (in ordine sparso: capitan Da Ros, Manzon, Mella e Zanon). Spazio dunque per la prima volta in stagione dal 1′ a Casagrande al centro della retroguardia e Zanella (con la fascia da condottiera) a centrocampo, mentre in attacco si rivedono Ponte e Sogaro a completare il tridente con Piai. Dall’altra parte il neo-mister Di Silverio opta per un 4-4-1-1 basato, come razionalità impone, su reparti corti e gioco di rimessa: con la salvezza a -5 e nulla da perdere, perchè non tentare magari, con ordine, di portare a casa un punticino che profumerebbe di impresa?
Sotto un generoso sole tardo-invernale e davanti ad un pubblico per la verità piuttosto esiguo, il match inizia con le Tose subito decisamente aggressive nella metà campo abruzzese. Prima Foltran prova dal limite a rispolverare il destro de Dios visto a San Fior 7 giorni prima, ma senza imprimere forza alla sfera verso lo specchio della porta di Zullo. Poi, sulle rispettive fasce di competenza, Mantoani prima e Piai poi provano a sgusciare sulle ali sfoderando traversoni bassi piuttosto insidiosi sui quali il portiere pescarese, in un paio di tempi, riesce in qualche modo a sventare la minaccia. Il forcing rossoblu è però davvero di breve durata, il Permac rimane sì in controllo pressoché costante delle ostilità concedendo poco o niente alle padrone di casa, ma allo stesso tempo l’azione delle Tose si fa sterile e troppo fumosa. Passano rapidamente i minuti senza che la casella delle occasioni abbia qualcosa da dichiarare alla frontiera del duplice fischio e si va dunque al riposo a reti inviolate, risultato decisamente giusto anche per la sagacia delle abruzzesi nel mettere da parte ogni possibile timore reverenziale di sorta.
Ad inizio ripresa, ti aspetti un Vittorio Veneto decisamente più carico e voglioso di dare un senso all’ostentato pallino del gioco; in effetti, le Tose costruiscono finalmente la prima nitida palla gol dell’incontro al 4′, con un destro ad incrociare di Mantoani all’interno dei 16 metri, dopo un’ottima azione stile Mandzukic di Ponte, su cui Zullo è brava e attenta a respingere d’istinto. La fiamma rossoblu, come nella prima frazione, tende però ad assopirsi con il passare dei minuti, mentre le abruzzesi provano qualche timido tentativo di rimessa senza mai inquadrare un pezzettino dello specchio della porta difesa da Ferin. Al 21′ la neo-entrata Pistis prova a scuotere le vittoriesi, spedendo però alto di pochissimo da meno di 11 metri a centro area dopo un’azione penetrante di Piai dalla sinistra. Passano meno di 120 secondi e, inopinatamente, il Pescara va vicinissimo al vantaggio-beffa, tutt’al più su un calcio d’angolo dalla genesi piuttosto dubbia: dalla bandierina Paolini scodella al centro per la girata di Giuliani al limite dell’area piccola, sulla quale Ferin compie un autentico miracolo al suo primo intervento della domenica. Il brivido freddo sulle schiene vittoriesi ha il taumaturgico potere di risvegliare quella carica mentale rossoblu un po’ troppo latente nel pomeriggio abruzzese, la legge del “gol sbagliato, gol subito” fa il resto: al minuto 29′ il Permac trova il sospirato gol del vantaggio. La solita Piai mette le aaaali sulla sinistra e disegna un tracciante teso a centro area sul quale Pistis (sbilanciata da un’avversaria) non può arrivare sul pallone, Mantoani sul secondo palo invece sì, per insaccare e dedicare il gol (con maglietta personalizzata) a Francesca Manzon. Le sin qui generose padrone di casa accusano il colpo e per le Tose il percorso diventa in discesa, soprattutto con il raddoppio al 35′ di Tommasella: la punizione di Piai dal lato corto sinistro dell’area viene respinta dalla difesa pescarese e, da 30 metri, la 22 rossoblu inventa un meraviglioso eurogol con un destro chirurgico a mezza altezza imprendibile per Zullo (corredato da altra esultanza da mettere a referto). Cala de facto il sipario sullo Zanni di Pescara, dopo i primi minuti stagionali in campo anche per Michela Tonon.
Con più fatica del previsto, missione compiuta: le Tose tornano in vetta al campionato a quota 44 punti, +2 sul Sassuolo a nove incontri dalla conclusione di questa appassionante, e ancora ricchissima di insidie, stagione 2016-17. Il prossimo impegno in calendario catapulterà, 6 mesi dopo, il Permac nel tabellone di Coppa Italia, con l’incrocio ad eliminazione diretta a Milano in casa dell’Inter. Un’occasione per sperimentare, creare, migliorare ma anche continuare a vincere – secondo l’antico adagio pallonaro del “vincere aiuta a vincere” – prima del ritorno carpiato alle fatiche del campionato e dei suoi trabocchetti.
Paolo Pappagallo
La Saponeria Unigross Pescara – Permac Vittorio Veneto 0-2 (74′ Mantoani, 81′ Tommasella)
Pescara: Zullo, Confessore, Giuliani, Amicucci, Vizzarri, Fiorenza, Mari, Di Battista (32′ st Santirocco), Paolini, Eugeni (26′ st De Leonardis), Lazzari (11′ st Primi). A disp: Evangelista, Colantonio, Cialfi.
All: Paolo Di Silverio
Permac: Ferin, Virgili (40′ st Tonon), Dal Pozzolo, Casagrande, Mantoani, Tommasella, Foltran, Zanella, Piai, Sogaro (5′ st Pistis), Ponte (26′ st Coghetto). A disp: Reginato, Perin, Sovilla, Zanette.
All: Dario De Biasi
Ammonita: Tommasella
Arbitro: sig. Dario Di Francesco di Ostia Lido
AA1: Giulia Di Rocco di Pescara
AA2: Stefano Coccagna di Teramo