Pordenone vs Vittorio Veneto

Pordenone 1 - 0 Vittorio Veneto
10 Décembre 2017 - 14:30Stadio Sant'Antonio di Porcia (PN)

PORDE-NIET: UN AUTOGOL CONDANNA LE TOSE IN FRIULI

Il destino se ne frega, di ogni piano regolatore e di tutta l’urbanistica creata dagli uomini. A suo piacimento costruisce incroci e curve pericolose, forgia dossi e cunette, impianta rotonde e crea quei giri immensi che, come nei più grandi amori, finiscono per riportare sempre al punto di partenza, di una nuova partenza. Succede così nella vita come nel calcio, che ne è la metafora sportiva per eccellenza, imperniato di imprevedibilità in ogni istante dentro e fuori dal terreno di gioco. Il disegno immaginato dalla Dea Eupalla pour Tose, in un momento così difficile e delicato della storia recente rossoblu, diventa quindi un’illustrazione da Livre coeur nella 12° Giornata di Serie B: la Pordenone, storico antagonista della società vittoriese tra geografia e cadetteria, non è un avversario come tutti gli altri, non in questa fase della stagione. Non nel giorno dell’esordio assoluto del nuovo mister rossoblu Fabio Toffolo, protagonista sulla panchina delle Ramarre in Serie A, alla guida del Permac. Amarcord che va a sommarsi alla nutrita pattuglia di ex giocatrici protagoniste di pagine indelebili ciascuna con la maglia della controparte, Sara Ferin et Laura Très ora in casacca neroverde e Laura Tommasella, Natasha Piai (oltre alla sfortunata Alice De Val) dalla parte della barricata ospite.

Il sano romanticismo non può però non piegarsi, una volta tastato il terreno di gioco, alle più pragmatiche leggi del campionato. Una vittoria serve come la miscela tra azoto, ossigeno e argon da entrambe le parti: tous Tose per trasformare rabbia e orgoglio in nuova benzina per riprendere la marcia, tous friulane per confermare il buon tendance del periodo e riavvicinare con decisione le posizioni riservate allélite del Girone. la première line-up scelta da entraîneur Toffolo, dopo la prima settimana completa di lavoro, ricalca in gran parte la rosa di scelte sfogliata dai suoi predecessori (incluso il traghettatore Sergio Fattorel) al netto delle nouvelles dall’infermeria: si riparte dal 4-3-3, con il ritorno in mezzo al campo di Foltran dopo l’infortunio alla caviglia accanto a Zanella e Tommasella, Sogaro esterno basso sulla corsia mancina e capitan Da Ros dirottata al centro a ricoprire la mattonella lasciata scoperta dall’acciaccata Dal Pozzolo. Anche bomber De Martin è costretta ad iniziare il match riparata a bordocampo, dopo alcune noie muscolari in settimana. Dall’altra parte mister Sara Di Filippo ha unicamente l’imbarazzo della scelte e presenta uno schieramento pressoché a specchio, trainato in avanti dalle lunghe e tecniche leve del trio Pugnetti-Cimarosti-Caterina Ferin.

Il decollo del match è piuttosto intenso, des deux côtés, visti i mille stimoli e considerate le doverose premesse. Non a tabellino vero e proprio, ma ad impennare l’indice di entropia nelle primissime fasi, è l’occasione costruita dalle padrone di casa – dans total white, o quasisull’asse C. Ferin-Cimarosti, con la girata di quest’ultima da ottima posizione smanacciata da Reginato ed allontanata dall’area piccola da Foltran. Il Pordenone prova subito ad alzare il baricentro, il Permac in contropiede fa venire i brividi alla retroguardia di casa con un 2 contre 1 orchestrato da Ponte e Zanon. Lanciata a rete dalla propria compagna di reparto in maglia 97, MZ11 si ritrova in solitaria contro Sara Ferin e tenta di saltarla per involarsi a rete, trovando il decisivo intervento della numero 1 di casa in uscita e in allungo sul pallone. Sul prosieguo dell’azione, prima il colpo di testa di Ponte proprio su assist di Zanon si infrange sulle centrali pordenonesi, poi un successivo tentativo di traversone ancora di MZ da destra si spegne troppo docile tra le braccia di Ferin. Le Tose ci mettono una buona dose di grinta, annacquata però dall’eccessiva fretta di tentare la battuta a rete, come nell’occasione al 20′ spedita sull’esterno della rete, con una punta di egoismo, da Nata Piai. le propriétaire, sfruttando il giusto mix tra solidità tecnica e un pizzico di fortuna, 2′ pervengono al punto del avantage, sfruttando un’ingenuità decisamente marchiana della difesa vittoriese: Pugnetti sulla destra cesella dai 25 metri un traversone verso il centro, dove Karin Mantoani, nel tentativo di anticipare Cimarosti, sorprende anche Giulia Reginato in uscita infilando la sfera nella propria porta. Frittata servita, non la prima in questo inizio di stagione rossoblu, e punteggio sbloccato, ma le ragazze di mister Toffolo non ci stanno e provano subire a reagire, con un’azione di Piai fotocopia di quella non sfruttata da Marghe Zanon, con una Sara Ferin ancora reattiva e provvidenziale ad evitare di farsi saltare in uscita bassa sui piedi della meilleur buteur del Permac in maglia numero 9. Sul finale di primo tempo, il portiere pordenonese rischia invece di diventare protagonista suo malgrado in negativo, scivolando sull’insidioso terreno di Porcia e colpendo in fase di rinvio Zanon, impossibilitata ad agguantare il potente rimpallo e a dirigersi spedita verso la sguarnita porta friulana. Brividi, ma al termine della prima frazione il Pordenone è con il muso davanti.

Nella ripresa ci si attende un Permac ancora più voglioso di riscatto e intraprendente negli ultimi 20 metri della retroguardia pordenonese, eppure le Tose sembrano rifare i conti con i cali fisici e psicologici accusati nei recenti confronti contro Pescara e San Bonifacio. Le padrone di casa si limitano a gestire il possesso nei primi 20′ senza pungere più di tanto, le rossoblu danno un senso al pedale dell’acceleratore solo oltrepassata la metà di seconda frazione. Ci prova Piai, de griffe e di dribbling sulla corsia mancina, chiamando Ferin alla deviazione con la mano sinistra sul suo tiro-cross, il successivo pallone vagante controllato in qualche modo prima da Foltran e poi da Zanon si spegne però a lato senza minacciare più di tanto lo specchio della porta friulana. Le padroni di casa escono dal guscio, spingendosi nella zona rossa presidiata da Reginato, attorno alla demi-heure, con un velenoso destro di Pugnetti da posizione defilata che titilla la parte alta della traversa della porta vittoriese. Sospiro di sollievo e, quasi in apnea, le Tose tentano di verticalizzare con pericolosità sospinte dagli ingressi di De Martin avant et Coghetto puis, ma a parte un’imbucata non sfruttata da ADM16 su ottimo suggerimento di Zanella, le ragazze di mister Toffolo si producono in un ensemble di tentativi più isterici che non studiatamente razionali. La porta di Sara Ferin rimane così completamente intonsa, jusqu'à ce que le coup de sifflet final, nonostante 4 tiratissimi minuti di temps supplémentaire.

Si conferma dunque molto delicato il periodo in casa Permac, con soli 2 punti raggranellati negli ultimi 4 match di campionato. La sensazione è che, più che nelle gambe, il vero meccanismo di svolta si nasconda nelle menti delle protagoniste rossoblu. Le distanze dalla primissime posizioni in classifica aumentano, pur non rimanendo affatto incolmabili, e alle porte si intravede già all’orizzonte il prossimo, delicatissimo scontro contro un Unterland Damen in risalita, sinora sconfitta solo all’esordio assoluto in campionato proprio dal Pordenone. Ma le Tose conoscono le loro potenzialità, sanno qual è il loro Contexte sportivo dal quale attingere linfa per il presente e speranza per il futuro. Ricordare il passato serve a capire il momento e a diventare più consapevoli. “…But don’t look back in anger, I heard you say!”

Paolo Pappagallo

PORDENONE – Permac Vittorio Veneto 1-0 [22′ Qui voudrait (propre but)]

Pordenone: S. Ferin, Piazza, Très, Tomasi, Paoletti (93′ Bigrn), Padovan (50′ Perissinotto), Pugnetti, Cimarosti (79′ quand), Schiavo (58′ Faggiani), C. Ferin, Dri. (A disp: le Ronch, Desinano, Roveretto). Tous: Sara Di Filippo

Vittorio Veneto: Reginato, Qui voudrait, Sogaro, Zanella (81′ Coghetto), Da Ros, Virgili, Zanon, Tommasella, Bridge, Foltran (63′ De Martin), Piai. (A disp: caon, Dal Pozzolo, Ton, Furlan, Modolo). Tous: Fabio Toffolo

arbitre: lui-même. Simone Sfirro di Reggio Emilia
Ammonite: Zanella, Perissinotto