Il derby dalle mille emozioni va alle gialloblu
Sapore di derby in questo pomeriggio soleggiato all’Olivieri Stadium. Verona in emergenza schiera tutte le top player a disposizione, con la possibilità di far entrare a partita iniziata il capitano Gabbiadini. Le Tose invece tengono lo stesso scacchiere tattico di questo inizio mese, spostando in difesa l’esterno alto Mantoani, per una maggior spinta.
La gara inizia subito con molte emozioni da ambo i lati, tutte e due le squadre giocano il proprio calcio a viso aperto. La prima botta da fuori è di Bonetti al 2′, la palla va però fuori di poco a lato. Al 9′ ancora la numero 10 gialloblu si libera bene centralmente e spara di nuovo verso Reginato, la mira però è ancora imperfetta e la sfera finisce così sul fondo.
Al terzo tentativo all’11’ Bonetti trafigge le rossoblu, dopo un batti e ribatti in area di rigore, l’attaccante scaligera sguscia e spara la bomba, gonfiando la rete.
Dopo il quarto d’ora iniziale di dominio gialloblu iniziano i 5 minuti di fuoco di marca Trevigiana.
Prima Mella con un bel tiro da fuori al volo, poi Zanon con un tocco ravvicinato molto angolato ed infine De Martin con una diagonale imprecisa cercano di trovare il pareggio, ma tutte le conclusioni non riescono a pungere.
Al 19′ un disimpegno errato di capitan Da Re fa arrivare la palla sui piedi della fantasista Bonetti che cerca una parabola precisa sotto il sette, alzando però troppo la mira.
Al 26′ è ancora Bonetti a cercare il raddoppio, Fuselli scende sulla fascia sinistra, scarta Mantoani, entra in area e serve a rimorchio la numero 10 che d’istinto cerca la porta, Perin ci mette una pezza e fa sbattere la sfera sul legno superiore.
Il gioco ora ristagna a metà campo, arrivando lentamente così alla fine dei primi 45 minuti di gioco.
La ripresa inizia subito con il botto, al 1′ Bonetti a botta sicura trova un’imperiosa Virgili che mura la sua porta, salvando il risultato sulla linea. Al 3′ Cisotto pareggia i conti, Simeoni in spaccata riesce a toccare in verticale per la numero 9 rossoblu, che d’astuzia in allungo con il destro infila la palla tra le gambe di Harrison.
All’8′ uno scontro dubbio tra Mella e Bonetti induce l’arbitro ad assegnare il rigore alle scaligere. Dal dischetto va Bonetti che calcia male alla sinistra di Reginato che devia in angolo, salvando il risultato.
Al 20′ sale in cattedra ancora la numero 1 rossoblu che nega il gol alla vivacissima Tatiana Bonetti. Al 26′ prova a scuotersi il Vittorio Veneto con un’azione fotocopia dell’1-1, Cisotto questa volta spara in bocca a Harrison.
Cresce però il Verona, e Di Criscio con una punizione dai 35 metri cerca di riportare in vantaggio le sue, ma non trova lo specchio della porta. Vantaggio che arriva al 32′ con capitan Ledri, al termine di un’azione confusa risolta magistralmente dalla numero 3 gialloblu, con una diagonale imparabile alla destra di Reginato.
Trafitte all’improvviso, le Tose accusano il colpo, Fuselli ne approfitta segnando fortunosamente il terzo gol dell’incontro, con l’involontaria complicità di Virgili.
Al 38′ i giochi li chiude ancora la numero 11 Fuselli, con un tiro-cross all’altezza della bandierina del corner destro che si va ad insaccare nel palo opposto della porta difesa da Reginato. Si chiude così il derby veneto, le padrone di casa agguantano il secondo posto in classifica, le Tose invece escono a testa alta pur rammarricandosi per le troppe occasioni sprecate.
Ora in casa sabato 30 arriva il Sudtirol, la prima delle 4 finali in programma.
AGSM Verona 4-1 Permac Vittorio Veneto
AGSM (4-4-2): Harrison, Ledri, Di Criscio, Pirone (86′ Zorzi), Bonetti, Fuselli, Laterza, Soffia (42′ Brutti), Squizzato (87′ Pavana), Salvai, Belfanti. A disp: Gava, Zorzi, Gabbiadini, Brutti, Baldo, Pavana. All: Renato Longega.
Permac (4-4-2): Reginato, Mantoani, Virgili, Perin, Da Ros, Mella, Da Re (43′ Simeoni), Manzon, Zanon, De Martin (86′ Tonon), Cisotto. A disp: Canzian, Piai, Tonon, Cettolin, Simeoni, Zandomenichi (81′ Zanon), Barzan. All: Sergio Fattorel.
Arbitro sig. Mattia Caldera di Como
AA1: Mangano di Verona
AA2: Zaltron di Schio
Le interviste al termine dell’incontro
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