ONE UNDER THE TREE: LE TOSE CHIUDONO IL 2019 CON UN PARI AL BARISON
Santa Claus is coming to Town. Serenità, consapevolezza, unità d’intenti e… nutrimento per la classifica, ovvero punti: la letterina, idealmente apposta sotto l’Albero di Natale dai riflessi rossoblù, rivela l’urgenza e gli intenti delle Tose nell’approccio all’ultimo match, designato dal calendario, prima del calar del sipario sull’anno solare 2019 e sull’intera decade degli anni dieci. Reduce dal tedioso k.o. sul campo della Lazio e a secco di sorrisi pieni e smaglianti da più di un mese in campionato, l’équipe di Mister Diego Bortoluzzi riceve un Cesena – alias “il fu Castelvecchio Pascal” – corroborato on his side dall’inopinato poker casalingo inflitto alla Novese. Obiettivo nell’obiettivo: far valere la rassicurante Legge del Barison e prolungare almeno l’imbattibilità della Groove Armada rossoblù tra le preziose mura domestiche nel miocardio della Città della Vittoria.
Alla ricerca di ulteriori, inevitabili assestamenti all’interno del proprio scacchiere tecnico-tattico, il condottiero vittoriese rispolvera la difesa a 4, lanciando senza fronzoli dal 1′ – anche vista la prolungata assenza del totem Michela Martinelli – la freschissima new entry in maglia numero 13 Giulia Mancuso – approdata in settimana in prestito dalla Juventus, dopo aver disputato i primi mesi della stagione corrente a Empoli – accanto a Gloria Frizza. Il quartetto, completato da Giada Tomasi dirottata a sinistra e Karin Mantoani confermatissima sul fronte opposto, è diretto, per la terza domenica consecutiva tra i pali, da Alice Bonassi, con Giulia Reginato ancora ai box per decisione del Giudice Sportivo. A centrocampo, i piedi sempre educatissimi di capitan Laura Tommasella e Greis Domi hanno il compito di duettare con gli arti inferiori altrettanto pragmatici delle mezze ali Valentina Foltran e Vanessa Stefanello, a loro volta chiamate a costruire polifoniche melodie offensive insieme alla coppia d’attacco di collaudato pedigree formata da Natasha Piai e Adriana De Martin, quest’ultima al rientro dopo gli acciacchi fisici accusati nelle ultime settimane.
La contesa è pimpante sin dalle prime fiammate, con entrambe le compagini desiderose di imporre i propri ritmi e di afferrare lo scettro lunare con cui comandare a bacchetta la costruzione del gioco. Il primo brivido del freddo pomeriggio vittoriese è di marca rossoblù, dopo appena 120 secondi, con la combinazione tra Stefanello e Piai che libera a sinistra la bomber di casa in maglia numero 9, il cui insidiosissimo tiro-cross è smanacciato con evidenti difficoltà oltre il secondo palo dal portiere ospite Pacini. Risponde, al 7‘ giro di orologio, la formazione romagnola in completo blu: Battistini vince un rimpallo su Mantoani e galoppa verso l’area, per poi esplodere un destro secco dal limite che Bonassi – coperta da una selva di gambe tra compagne e avversarie – vede partire solo all’ultimo e riesce a respingere in allungo sulla propria destra. Nel complesso il Cesena padroneggia meglio la gestione del pallone, di fronte alle folate rossoblù figlie di un gioco “palla lunga e pedalare” poco adatto alle stesse caratteristiche fisiche delle interpreti di casa Permac. Di fatto, le occasioni migliori per le Tose sgorgano quasi per caso dai piedi delle delanteros vittoriesi: è ancora una conclusione, dal marcatissimo sapor di traversone, di De Martin al 18′ da posizione defilatissima sulla destra a mancare di pochissimo il bersaglio grosso a pochi centimetri dal montante di Pacini. Più ponderate nella genesi costruttiva e pragmatica, le azioni ospiti creano grattacapi non di poco conto alla retroguardia pilotata da Bonassi: al 24′ Porcarelli di fatto assolve la smanacciata del portiere rossoblù sull’insidiosa parabola da destra di Nagni, spedendo alle stelle da pochissimi passi la palla del vantaggio cesenate. Le romagnole annusano il momento favorevole e provano a premere, la conclusione di Gallina – nel frattempo subentrata all’infortunata Oliva – dai 25 metri si perde non lontana dal montante di Bonassi. Giulia Mancuso, subito sugli scudi al centro della difesa vittoriese e autrice di buone giocate e ottimi anticipi sulle avversarie più dirette, prova a suonare la carica alle compagne. Di fatto, il Permac fa troppa fatica a ripartire e concede le iniziative su entrambi i lati esterni del fronte offensivo ospite. Al 40′ Porcarelli, servita da un lancio quasi involontario con il tacco di Cama, va via a sinistra, entra in area di rigore saltando Tomasi e conclude non di molto oltre la traversa della porta rossoblù. È il preludio al vantaggio cesenate, siglato proprio da Porcarelli appena due minuti dopo: Mantoani perde palla a centrocampo e nel tentativo di anticipare Beleffi, in seconda battuta, spedisce di fatto – con una sorta di assist, tanto involontario quanto sfortunato – la numero 10 romagnola al tu per tu con Bonassi, trafitta dalla conclusione effettuata all’altezza del dischetto. Prima dell’intervallo, altra occasione piuttosto random sul fronte Permac: Pacini buca l’uscita sul lancio dalle retrovie di Mancuso, ma riesce ad evitare guai peggiori alla propria porta grazie al provvidenziale aiuto di Casadei.
La ripresa si apre a 22 in campo invariate, ma con un piccola variazione nella disposizione della retroguardia rossoblù: Tomasi e Frizza si scambiano le mattonelle di competenza, agendo ora rispettivamente da centrale accanto a Mancuso e da esterno basso sulla corsia di sinistra. L’approccio del Permac, oltre il tè caldo di metà tempo, è decisamente più grintoso e convincente, anche se la prima occasione dei secondi quarantacinque minuti è ancora di foggia romagnola, con il destro di controbalzo di Nagni da fuori deviato in calcio d’angolo da Bonassi non senza qualche apprensione. Meno di 60 secondi dopo un pericoloso duetto in area rossoblù tra Nagni e Beleffi chiama ancora l’estremo difensore rossoblù all’intervento in tuffo sulla propria destra per evitare guai peggiori. Mister Bortoluzzi chiede allora alle proprie pupille di trasformare la foga in raziocinio, e al 58′ Foltran, servita sul filo del fuorigioco da un interessante lancio filtrante di Mantoani, non riesce ad incrociare con sufficiente potenza da posizione mancina piuttosto defilata, chiamando Pacini ad una parata a terra non di difficoltà extreme. Un minuto dopo, il condottiero rossoblù spedisce in campo Ilaria Mella al posto di Greis Domi, per dare maggiore profondità alle sortite offensive rossoblù. Detto-fatto, bastano pochi secondi alla talentosa classe 2002 per farsi trovare al posto giusto al momento giusto e incornare in rete indisturbata la palla dell’1-1 su cross radente di Nata Piai da destra, in seguito ad azione di corner corto battuto dalla stessa numero 9 in collaborazione con Stefanello. Il punto del pari capovolge completamente l’inerzia dell’incontro, con le Tose ora più convinte nello spingersi all’interno della zona rossa e le cesenati costrette, di fatto, a ricorre quando possibile alla più classica delle armi bianche chiamata “contropiede”. Dopo un colpo di testa di De Martin al 63′, su assist mancino di Frizza, bloccato centralmente senza troppe difficoltà da Pacini, è Piai al 67′ su filtrante sempre della compagna in maglia numero 11 – decisamente più concreta in posizione da terzino – ad armare un diagonale interessante ma poco potente preda dell’estremo difensore romagnolo. Sul fronte opposto ci prova Cama al 69′ di controbalzo appena dentro l’area, Bonassi – forse tradita dal rimbalzo – è costretta al tuffo in angolo tutt’altro che a cuor leggero. Gli ingressi in casa Permac di Silvia Cimarosti prima e Monica Furlan poi, in luogo di De Martin e Piai, rendono in questa fase la manovra più ariosa: è ancora Mella a fungere da spina nel fianco per la retroguardia ospite, chiamando Pacini due volte all’uscite al limite della propria area su insidiosi lanci provenienti dalle retrovie. A 10′ dalla fine si concretizza qualche rammarico per l’ottimo lancio di Mantoani da destra non agganciato per questione di centimetri dalla biondissima numero 6 nel cuore dell’area romagnola. Dall’altra parte, quasi isolata negli ultimi afflati offensivi, ci prova Nagni senza fortuna e senza riuscire a modificare l’esito di un incontro ormai destinato alla X piena.
Termina dunque con un pareggio l’anno solare delle Tose, che ritrovano motivazioni per sorridere e ulteriori spunti su cui lavorare in vista della ripresa del campionato – il 5 gennaio del nuovo anno – in casa del Chievo Fortitudo, pericolante in classifica. Il grande cuore rossoblù è pronto a tornare a battere anche nel 2020: Last (or next) Christmas, doesn’t make a difference at all.
Paolo Pappagallo
VITTORIO VENETO: Bonassi, Tomasi, Foltran, Stefanello, Piai (79’ Furlan), Domi (59’ Mella), Frizza, Mancuso, De Martin (68’ Cimarosti), Tommasella, Mantoani.
(A disp: Zannoni, Facchin, Sovilla, Caccamo, Zilli).
All: Bortoluzzi
CESENA: Pacini, Casadei, Petralia (76’ Bizzocchi), Porcarelli, Oliva (17’ Gallina), Battistini (68’ Carlini), Beleffi, Cuciniello, Nagni, Cama, Pastore.
(A dis: Laface, Zani, Siboni).
All: Rossi
Arbitro: Sig. Foresti di Bergamo
AA1: Sig. Arizzi di Bergamo
AA2: Sig. Gervasoni di Bergamo
Ammonite: Tommasella, Foltran, Cama, mister Bortoluzzi.