“ANGER GAMES”: PERMAC E RAVENNA SI DIVIDONO LA POSTA IN UN FINALE THRILLING
The day after tomorrow. Shakerata lungo i masconi dalla prima, inopinata (più nelle proporzioni che negli accadimenti) onda anomala incrociata sulla rotta stagionale, la nave rossoblù – metafora non casuale, vista la meteorologia avversa ormai ai confini del biblico – torna a solcare le acque sicure dello Stadio Paolo Barison nell’impegno numero sei delineato dal “calendario delle maree” di una Serie Cadetta sempre più aperta e molto mossa, localmente agitata. Il primo incrocio dell’annata tra le Tose e il Ravenna Women, squadra additata alla vigilia del campionato tra le favoritissime per la promozione ma in chiara difficoltà dopo il primo scorcio di stagione, somiglia al più classico dei Round Robin tra due pugili in cerca d’autore: feriti – pur con ecchimosi di diversa entità – e per questo ancor più sospinti da una forza cieca e pugnace, finché gong non ci separi.
Sperimentati, con alterni risultati, diversi canovacci tecnico-tattici nella dimenticabile parentesi sammarinese, Mister Diego Bortoluzzi rispolvera dall’inizio la difesa a 3 con Giada Tomasi nuovamente special host accanto al verace duo d’esperienza Martinelli-Frizza. In porta si rivede Giulia Reginato, ristabilitasi dall’indisposizione influenzale che l’aveva tenuta fuori causa per la trasferta nella Repubblica del Titano. Il folto quintetto di metà campo è – ça va sans dire – sotto la direzione d’orchestra del capitano-soprano Laura Tommasella, coadiuvata dalla garra di Valentina Foltran e dal dinamismo della novità Silvia Cimarosti, al secondo gettone stagionale dal fischio d’inizio. Monica Furlan e Karin Mantoani sono il collaudatissimo mantra sugli esterni da un’area all’altra, Natasha Piai e Patrizia Caccamo le confermate alfiere di un reparto avanzato orfano dell’infortunata Adriana De Martin.
Dopo la consegna di un narciso – fiore simbolo della nuova campagna AIC contro la violenza sulle donne – ad entrambe le capitane di giornata, si apre un match caratterizzato da una certa vigoria ambo le parti soprattutto nei primissimi giri di lancette. La prima conclusione a referto è di Razzolini dopo appena 52 secondi, un tracciante potente ma a lato di un paio di metri alla destra di Reginato dopo un pallone strappato con una certa veemenza da Cimatti a Tommasella e Foltran. Il primo sussulto a chiamare in causa uno dei due portieri è però di marca rossoblù e arriva al 4′, con un destro di Nata Piai dai 20 metri interessante ma troppo centrale per creare grattacapi a Copetti. Il Ravenna, reduce dai primi 3 punti della stagione conquistati a domicilio contro il Chievo, prova a metterla sulla combo fisicità+ritrovata autostima, approfittando delle residue scorie vittoriesi soprattutto in fase di costruzione del gioco e di dialogo fra i reparti. Non che le romagnole, da par loro, brillino particolarmente in fase offensiva: il debole tentativo di capitan Cimatti, decentrata sulla destra, è l’unico pallone addomesticato – e senza alcun affanno – dai guantoni di Reginato nella prima metà di tempo. Al minuto 23 provano a rifarsi vedere le ragazze di casa in avanti, ma la conclusione corpo all’indietro dal limite di Foltran si perde a distanze siderali dal montante di Copetti, al termine della più interessante serie di scambi corali esibita dal gospel rossoblù. Le corde vocali di casa quasi si incrinano al 26′, quando la solita Cimatti – un vero e proprio faro per la squadra ospite – disarciona Frizza e spedisce Moscia sulla destra quasi a tu per tu con Reginato: per il sollievo di Tose e pubblico, quello della numero 8 ravennate è un tiro strozzato che veleggia lontano dal bersaglio grosso. Il Permac, prigioniero di trame spesso poco efficaci, si fa vedere a sprazzi come al 28′ con la sassata potente ma centrale di Frizza controllata da Copetti, dopo una bella palla difesa al limite da Piai imbeccata da Tommasella. Il lampo rossoblù, alle pendici della mezz’ora, lascia però presto nuovamente spazio ai prodromi di un pericolosissimo tuono ospite: è Cimatti, questa volta in prima persona, a graziare Reginato da pochi passi dopo un intelligente colpo sotto di Barbaresi a eludere le sentinelle di casa a centro difesa. Al riposo di metà tempo lo 0-0 va quasi stretto alla formazione ravennate.
In apertura di ripresa, coach Bortoluzzi si gioca subito la carta Stefanello in luogo di Cimarosti per tentare di ravvivare l’ancora (troppo) intermittente costrutto rossoblù. In effetti, dopo 7 giri di re-entry, le Tose si producono finalmente nella prima limpida palla gol dell’uggiosissimo pomeriggio a domicilio: Tommasella difende il pallone sulla trequarti dall’attacco di Greppi, Foltran di mezzo esterno lo cesella per Piai, che dai 16 metri confeziona un destro a giro decisamente sibilante alla sinistra del palo più lontano per Copetti. Le vittoriesi cercano di imporre il pressing alto per dare un segnale di forza e di classifica alle rivali di giornata, ma a brillare sono le retroguardie sui rispettivi fronti: efficace Vergani al centro della difesa ospite, praticamente un tupperware Michi Martinelli nel miocardio della barriera rossoblù. Con lo scorrere dei minuti la contesa si trasforma dunque in un flipper dal basso tasso di spettacolo per esteti del pallone, smosso in parte al 67′ dalla superba risposta di Reginato, in seconda battuta dopo un’uscita di pugno a centro area, sulla botta da lontano quasi a colpo sicuro di Barbaresi. In cerca di maggiore pericolosità tra le frecce nella propria faretra, Bortoluzzi sceglie al 71′ la meglio gioventù di Ilaria Mella togliendo una Caccamo troppo schermata dalle imperiose marcature avversarie. Quale colomba dal disio chiamata, l’ingresso della talentuosa classe 2002 cagiona di fatto il liberatorio episodio del vantaggio rossoblù al minuto 82, in un croccante mix di sagacia e fortuna: liberata a sinistra da un magistrale suggerimento di Foltran, la numero 6 di casa esplode un tiro-cross dalla parabola beffarda che manda in tilt Copetti e pesca sul secondo palo una “svizzera” Nata Piai pronta a depositare la sfera in rete. Il terzo centro in stagione della bomber di Mareno di Piave sembra il perfetto cadeau del chiaroscurale pomeriggio Made in Barison, ma tutto ripiomba improvvisamente in discussione a 3 dalla fine quando il contatto in piena area rossoblù tra Tommasella e Picchi viene sanzionato dall’arbitro Bozzetto con un calcio di rigore a favore del Ravenna. La decisione del direttore di gara bergamasco infervora l’animo in particolare della numero 1 Giulia Reginato, espulsa senza tanti complimenti per le veementi rimostranze. Thriller nel thriller, ad accomodarsi tra i pali di casa va in versione straordinaria Giada Tomasi, visto l’esaurimento degli slot di cambi previsti dal regolamento. La centrale difensiva fuori ruolo intuisce pure la direzione di tiro dal dischetto, ma nulla può sulla palla calciata all’angolino sinistro da Cimatti. In 10 e senza portiere, il Permac serra i denti riuscendo, senza neppure troppi affanni dopo 3′ di recupero, a mettere in cascina un punto decisamente più aspro che dolce a contatto con le papille gustative rossoblù.
Archiviato il primo incrocio di lame, le Tose sono attese dal secondo step al cospetto delle romagnole, questa volta per il decisivo spareggio nel Girone Eliminatorio di Coppa Italia e sul terreno di gioco dalla spiccata livrea giallorossa. Un risultato positivo vale l’accesso agli Ottavi di Finale ad eliminazione diretta contro una squadra da sorteggiare tra quelle di Serie A.
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Paolo Pappagallo
VITTORIO VENETO – RAVENNA 1-1 (82’ Piai, 87’ Cimatti)
VITTORIO VENETO: Reginato, Martinelli, Tomasi, Foltran, Piai (82’ Domi), Frizza, Cimarosti (46’ Stefanello), Caccamo (71’ Mella), Furlan (77’ Zannoni), Tommasella, Mantoani.
(A disp: Sovilla, Bonassi, Modolo, Zilli).
All: Bortoluzzi
RAVENNA WOMEN: Copetti, Vergani (86’ Ligi), Bouby, Greppi, Picchi, Barbaresi, Moscia (82’ Raggi), Cimatti, Capparelli, Giovagnoli, Razzolini (46’ Burbassi).
(A disp: Calli, Montecucco, Cinque, Filippi, Guidi).
All: Piras
Espulsa: Reginato
Arbitro: Bozzetto di Bergamo
AA1: Pirola di Abbiategrasso
AA2: Mezzalira di Varese