FIGHT CLUB: LE TOSE CEDONO DI MISURA NELLA BATTAGLIA CON LA FORTITUDO
“Oh, epic days!”. Se il 2018 per la città di Vittorio Veneto culminerà, nella seconda metà dell’anno solare, con le solenni celebrazioni per il centenario della conclusione della Grande Guerra, sul fronte sportivo e profano l’annata si preannuncia densa di epici confronti sul campo in cui le Tose sono pronte a sguainare tutte le greatest hits del loro repertorio: tecnica, tattica, muscoli, polmoni, tanto coraggio e ancor più cuore pulsante rossoblu. La prima delle battaglie ad attendere in calendario – sulla linea di partenza del girone di ritorno in coincidenza della 16° Giornata – le ragazze di mister Fabio Toffolo ha come teatro proprio la Grand Place calcistica dello stadio Paolo Barison, nel cuore della Città della Vittoria. Avversaria, d’eccezione per risultati e forma espressa nel periodo più recente, la Fortitudo Mozzecane quarta, distanziata di un solo punto in graduatoria e imbattuta sin da inizio novembre.
Per lo scontro diretto dalla bollente posta in palio, coach Toffolo recupera dal 1′ Karin Mantoani dopo la defezione influenzale contro il Castelnuovo incasellandola nuovamente da esterno basso sulla fascia destra. A sinistra da titolare si rivede, dopo diversi match, anche Michela Tonon, con il duo centrale assemblato da Virgili e capitan Da Ros visto il forfait dell’acciaccata Dal Pozzolo. Nessuna variazione d’organico dalla cintola in su, dove Piai e De Martin sono chiamate – con il loro consueto spirito di abnegazione al servizio del gruppo – a svariare più o meno all’interno della zona rossa della retroguardia ospite, ora a supporto di Tommasella e Foltran in fase di ripartenza, ora invece nell’assistere Ponte e Zanon nel creare pericoli verso la porta avversaria. Tra le ospiti, mister Simone Bragantini può a sua volta contare sulla propria selezione tipo, con il trio offensivo Martani-Gelmetti-Caneo in grado di garantire spinta e qualità anche nell’uno contro uno. Armi che la formazione scaligera, curiosamente, è capace di esprimere al meglio lontano dal campo base di San Zeno di Mozzecane, avendo conquistato 21 dei 32 punti in classifica proprio grazie ai successi in trasferta.
In un clima da grandi occasioni, corroborato dalla presenza di una folta pattuglia di tifosi ospiti, il match deflagra ai massimi decibel già dopo poco più di 120 secondi dal fischio d’inizio. Marghe Zanon si incunea da destra disegnando un insidioso traversone verso il cuore dell’area scaligera, l’intervento della numero 8 veronese Carraro è goffo e sfortunato e la deviazione d’anca spedisce il pallone là dove il portiere Olivieri non ci può arrivare. L’1-0 Permac ha l’effetto di eliminare con immediatezza ogni inibizione dal sentimento della contesa, la Fortitudo prova a reagire subito e sotto pressione Giulia Reginato rischia colpendo in pieno sul rinvio Caneo, dopo un corto retropassaggio di Tonon. La stessa Caneo all’8′ sfiora il punto del pari con una precisa e violenta sassata di destro dai 20 metri che centra in pieno la traversa di Reginato, nulla avrebbe potuto il portiere rossoblu nell’occasione. La partita è intensa, vibrante, carica di duelli in tutte le zone del campo: spiccano in particolare in questa fase le sfide Zanon vs. Welbeck e Gelmetti vs. Mantoani sugli opposti fronti offensivi. Le due numero 11 sono le spine nel fianco delle retroguardie avversarie, MZ11 semina scompiglio quando si libera della propria diretta marcatrice e si propone da assist woman come in occasione del vantaggio. Su un fallo da lei conquistato al 22′ al limite dell’area scaligera, il mancino di Piai lambisce il secondo palo di Olivieri dove Ponte non trova la deviazione per pochi centimetri. Sul capovolgimento di fronte, la Fortitudo si ripresenta con pericolosità dalle parti di Reginato, Gelmetti a tu per tu con l’estremo difensore rossoblu si fa ipnotizzare in uscita bassa dal salvifico intervento di “Ciuki”. Continuano a fioccare le occasioni da una parte e dall’altra, al 32′ Foltran liberata al tiro da Piai in piena area trova una risposta pazzesca del portiere Olivieri, che con la punta delle dita leva la conclusione della numero 10 rossoblu da sotto la traversa. Dopo tanto spettacolo, ecco il primo vero colpo di scena al minuto 35: su calcio d’angolo dalla destra di Peretti, il pallone danza nell’area piccola rossoblu senza che né Mantoani né Da Ros riescano ad allontanarlo. Entrambi gli interventi sono perfettibili, quello del capitano incoccia la traversa ricadendo davanti a Reginato all’altezza della linea di porta. Momenti di smarrimento in campo, l’arbitro Fabello di Trento e il suo collaboratore Omar Gava prima comandano la ripresa del gioco, poi assegnano il gol del pareggio alla Fortitudo, tra le vibranti proteste delle giocatrici di casa. La frazione si chiude con la conclusione ad incrociare di Peretti dal limite dell’area, sulla quale Reginato in distensione sulla sinistra interviene con sicurezza. Ma all’intervallo sono ancora le recriminazioni per il contestato episodio del pari ospite a farla da padrone.
Dopo un primo tempo del genere è lecito chiedersi se le due squadre siano in grado di sostenere ritmi così forsennati anche nella ripresa. La risposta è evidente ed affermativa sin dai primi scampoli, con Piai che in apertura imbeccata bene verso la porta si fa respingere il tiro da Olivieri in uscita con i piedi. Nell’attacco delle ospiti brilla Gelmetti, dai cui piedi nascono le due occasioni più nitide per le scaligere del primo quarto d’ora, un tiro-cross insidioso sul primo palo messo in angolo da Reginato con una mano e una conclusione a mezza altezza da appena dentro l’area bloccata dalla guardiana del faro rossoblu. Nei 15′ successivi la contesa si mantiene serrata e appassionante, ma l’ago della bilancia si sposta in mezzo al campo con le due linee mediane alla ricerca dell’inerzia necessaria per poi dare il tutto per tutto in fase offensiva nelle fasi terminali del match. Dopo la fase di studio supplementare, alla mezz’ora ecco il secondo episodio tanto decisivo quanto contestato a voce alta dalle Tose: dopo una mischia su calcio d’angolo, la conclusione di Pecchini verso la porta trova sul proprio asse la respinta di Tommasella. Il signor Fabello vede nell’intervento della 22 rossoblu un tocco con il braccio, molto difficile da appurare dagli spalti e negato con vibranti proteste dalla diretta interessata. Ma per la giurisprudenza fa fede solo la decisione del direttore di gara, dal dischetto Peretti spiazza Reginato e ribalta il match nel punteggio. L’accadimento ferisce i nervi delle ragazze di mister Toffolo, ora meno lucide nel buttarsi avanti alla ricerca del pari, ma comunque in corsa sotto il profilo fisico fino alla fine. La Fortitudo in contropiede si ripresenta dalle parti di Reginato, senza questa volta minare lo specchio della porta di casa. Nel finale, Mella e Stefanello portano energie fresche per provare gli ultimi assalti verso il fortino di Olivieri, ma dopo 95′ a perdifiato il triplice fischio dell’arbitro di Trento chiude una delle più belle sfide sportive delle ultime stagioni, purtroppo negativa nel punteggio per le indomite Tose vittoriesi.
Con il 2-1 del Barison la Fortitudo Mozzecane porta a termine l’operazione sorpasso, attestandosi ora al terzo posto in classifica a +2 sulle rossoblu. Le parole di mister Fabio Toffolo nelle interviste del dopopartita sono comunque cariche di consapevolezza e positiva: prestazioni come questa, se ripetute con lo stesso spirito, non possono che far dormire sogni tranquilli al popolo della Mafalda. Come disse Nelson Mandela: “O vinco o imparo”. Per mettere in pratica la lezione si riparte da un’altra importante verifica, domenica prossima, in trasferta a San Marino contro la quinta in classifica. Gli esami non finiscono mai.
Paolo Pappagallo
PERMAC VITTORIO VENETO – FORTITUDO MOZZECANE 1-2 [3′ Carraro (autogol), 35′ Da Ros (autogol), 74′ Peretti (rigore)]
Vittorio Veneto: Reginato, Mantoani, Virgili, Da Ros, Tonon (87′ Mella), Foltran, Tommasella, De Martin (90′ Stefanello), Ponte, Piai, Zanon. (A disp: Caon, Sogaro, Sovilla, Coghetto, Modolo). All: Fabio Toffolo
Fortitudo Mozzecane: Olivieri, Pecchini, Welbeck (60′ Marconi), Signori, Caliari, Salaorni, Martani, Carraro, Peretti (90′ C. Mele), Caneo, Gelmetti (84′ Rotondo). (A disp: Venturini, Bonfante, S. Bottigliero, Tinelli). All: Simone Bragantini
Arbitro: Francesco Fabello di Trento
Ammonite: Tommasella, Tonon, Welbeck, Signori