La Permac ha la sua guida: Virgili(o)
Dante aveva Virgilio, il suo maestro di vita e di arte, la sua guida dall’inferno al paradiso. La Permac Vittorio Veneto ha trovato, in Elena Virgili, il Virgilio della linea difensiva.
Sulla linea difensiva può fare tutti i ruoli, è una calciatrice molto duttile, ma predilige il ruolo di difensore centrale. Il suo calciatore preferito? Non poteva che essere Fabio Cannavaro, il pallone d’oro del 2006, il traghettatore della vittoria del campionato del mondo di nove anni fa.
Elena, classe ’95, friulana doc, ha sempre militato nelle squadre della regione FVG, dal 2011 al 2014 al Chiasiellis in serie A, dove ha giocato 52 gare per 3494 minuti totali. Lo scorso anno a Bearzi, squadra di serie B che gareggiava nello stesso girone rossoblu.
Nel 2012 ha anche indossato la casacca della Nazionale under-19 per le qualificazioni europee in Austria.
Il gol che ricordo con piacere è l’unico che ho segnato in Serie A con la maglia del Chiasiellis: giocavamo in casa contro la Scalese.
La sua passione per il calcio è nata per caso: “È una passione tutta mia dato che i miei due fratelli non giocano a calcio. Nel giardino di casa, sin da piccola, mi divertivo a calciare qualche pallone e a scuola, durante la ricreazione, giocavo sempre con i miei compagni.”
La sua seconda passione è il nuoto: “Lo ho praticato per 10 anni da bambina”.
Tolta la maglietta da gara, oltre a svolgere una vita universitaria (Lingue e Letterature Straniere all’università di Udine) ad Elena piace uscire con gli amici e ascoltare musica.
La situazione del calcio femminile in Italia non è delle più rosee, cosa ne pensi? Ti sei mai sentita discriminata nel mondo dello sport?
Il calcio femminile è sempre stata una realtà sottovalutata in Italia e tutto questo perché non c’è la volontà da parte delle cariche che “stanno più in alto” di valorizzare e rendere visibile questo magnifico sport. Il professionismo sarebbe una prima grande conquista per questo movimento che, in altre parti del mondo, è già “anni luce” più avanti di noi (vedi Francia, Germania e USA per citarne solo alcune).
Hai debuttato giovanissima nella massima serie e ci sei restata per 3 anni da titolare a Chiasiellis, prima del fallimento, come è la serie A? che differenze ci sono con le categorie minori?
Avendo giocato quest’anno in serie B, dopo tre anni in massima serie, ho potuto notare alcune differenze a partire dall’intensità degli allenamenti che chiaramente è proporzionata alla categoria di appartenenza. Nella massima serie devi essere preparato ad affrontare ogni partita squadre molto blasonate e agguerrite che mettono in campo giocatrici anche nazionali di altissimo livello (vedi Patrizia Panico, Melania Gabbiadini ecc.) e che puntano molto in alto anche a livello europeo. A livello di fisicità e agonismo la differenza tra le due categorie è evidente.
Lo scorso anno a Bearzi, nello stesso girone del Permac, il DS Bolzan ti ha già etichettata il miglior difensore della scorsa stagione.
Sono molto contenta di ricevere queste parole di stima dal DS e ho avuto il piacere di confrontarmi la scorsa stagione con attaccanti molto forti. Per me è stata una buona stagione in cui ho avuto la possibilità di crescere grazie anche al mio mister Giovanni Cesarano dal quale ho imparato molto. Sicuramente quest’ anno lavorerò molto duramente per onorare questa mia nuova maglia.
Hai seguito da vicino le ragazze vittoriesi visto ci hai pure giocato contro, come ti è parso lo scorso campionato? Cosa avevano in più di voi?
Il Vittorio Veneto è la squadra che meritava il salto di categoria e, giustamente, l’ha ottenuto. L’anno scorso è stato un campionato dove il Vittorio e Marcon si sono combattute quasi fino all’ultima partita, ma alla fine ha prevalso la squadra complessivamente più forte e tecnica in tutti i reparti. Rispetto a noi, il Vittorio era una squadra già solida e ben strutturata e con la giusta esperienza, pronta per il salto di categoria. A Bearzi, lo scorso anno, si è venuto a creare un gruppo quasi completamente nuovo e, per questo, c’è voluto un po’ di tempo prima che la squadra trovasse la giusta intesa.
Come mai ora hai scelto Vittorio Veneto? Cosa e/o chi ti ha convinto?
L’entusiasmo con il quale il DS e il mister hanno presentato questo progetto mi ha, sin da subito, coinvolta. Vedere, inoltre, tantissime persone che lavorano e credono in questa squadra (vedi DS, tutti i mister, i responsabili per le interviste, per la gestione del sito web ecc.) è un ulteriore motivo che mi ha spinto a vestire questa nuova maglia. Inoltre, avendo giocato contro il Vittorio lo scorso anno, in prima persona ho potuto percepire il grande entusiasmo, la grande unione e la grande complicità fra le ragazze della squadra ed è anche per questo che quest’anno ho deciso di farne parte.
Conoscevi già qualcuno in questa squadra?
Si, conosco già Margherita Zanon, mia compagna di squadra a Chiasiellis due anni fa.
Come ti sembra il mister?
Il mister mi sembra una persona molto preparata e disponibile. Sono sicura che imparerò molto anche quest’anno.
Quali sono i tuoi obiettivi per quest’anno?
Lavorare duramente per migliorarmi e guadagnarmi un posto da titolare e stare bene col gruppo.
Un pronostico per questa storica stagione rossoblu?
Obiettivo minimo sicuramente il mantenimento della categoria, il di più ben venga!
Il benvenuto del DS Giovanni Bolzan: “Settembre 2014: Coppa Italia, Bearzi – Pordenone, Io e il mister siamo andati a studiare la squadra udinese, che avremmo affrontato la settimana successiva. Colpito inizialmente dal carisma del centrale nero verde Lara Laterza, mi sono piano, piano accorto del pari valore del centrale udinese, Elena appunto. Non la conoscevo e in quella partita ha dato sicuramente il meglio di se: ergendosi ad autentica diga a respingere tutto quello che passava dalle sue parti. Imperiosa nei colpi di testa, (lei che non è altissima), e contribuendo in maniera determinante a strappare uno storico 0-0 alle più quotate cugine pordenonesi. Poi l’abbiamo rivista contro di noi e visionata in altre partite, dimostrando sempre tutto il suo valore. È sempre stato il nostro obiettivo principale per puntellare la retroguardia, e quando l’abbiamo conosciuta anche di persona, ne siamo rimasti incantati per carattere, serietà, professionalità e tanta, tanta passione. Benvenuta!”.