La prima grande riconferma, il DG Giovanni Bolzan
Una vita nel calcio, da giocatore è cresciuto nella cantera vittoriese, insieme a compagni come Diego Bortoluzzi e Stefano Del Piero (fratello del grande Alex) per citarne alcuni. La maglia rossoblu è la sua seconda pelle e il Barison la sua sua seconda casa.
Quante emozioni ogni volta che si sbuca da quel tunnel … il profumo dell’erba, lo sguardo alle tribune…un ricordo per chi c’era, e non c’è’ più …
Appese le scarpette alla giovane età di 26 anni, per inseguire il suo grande sogno: allenare.
Lo fece per molti anni, prima con squadre allievi e juniores della zona, poi girovagò su e giù per l’Italia.
Finita anche l’esperienza da allenatore pensò bene di diventare dirigente, quindi fece 6 anni da Direttore Sportivo a Godega, 3 dei quali passati con Sergio Fattorel alla guida della prima squadra.
Un avventura positivissima che ci ha fatto crescere per esperienza e confronto continuo. Se ci mettiamo che all’interno dello staff c’era anche Roberto (il nuovo preparatore dei portieri), capiamo quanto sia già perfetto ed oliato il feeling del nuovo staff tecnico di quest’anno.
Scelse poi di prendersi due anni sabbatici, di riposo e meditazione, a seguire l’Udinese dei miracoli targata Guidolin/Bortoluzzi … poi la chiamata di Sergio dell’anno scorso.
Quando Sergio ti ha domandato di entrare a far parte della famiglia rossoblu, cosa ti ha spinto ad accettare?
È stato un parto difficile, ma alla fine è nato qualcosa di indescrivibile e meraviglioso. Dopo quelle di giocatore ed allenatore, avevo deciso di appendere definitivamente le classiche scarpe al chiodo anche come dirigente. L’amicizia, l’insistenza e i progetti di Sergio e di tutta la famiglia Fattorel di puntare su di me, sono riusciti a farmi cambiare idea ed eccomi qua.
Conoscevi già il movimento del calcio femminile?
Un po’. Diciamo che da qualche anno anche se esternamente ho seguito da spettatore le vicende societarie e diverse partite delle ragazze. Poi come recita un famoso spot locale “se lo vedi t’innamori” …e così è stato
Quali differenze ci sono con quello maschile?
C’è un termine unico che racchiude perfettamente il concetto: PASSIONE. È un mondo (il femminile, ed in particolare a Vittorio Veneto), dove si concentrano i migliori valori dello sport in genere: lealtà, rispetto dell’avversario, e consapevolezza che il calcio sia ancora un gioco, non furbizia, sopraffazione dell’avversario e pretesto per guadagnare sempre qualcosa in più, come avviene spesso nel maschile.
Un tuttofare all’interno della società, un doppio incarico DS e DG, tanti sacrifici ripagati nel migliore dei modi con la promozione, descrivici quest’anno dal tuo punto di vista
C’è una foto fatta da un grande amico la sera della promozione in A a Marcon che racchiude tutte le emozioni di questa stagione e dei 33 anni di storia della società: sembra proprio che il BAFFO dall’alto guidi Sergio e la Patrizia abbracciati, a portare la sua gioia alle ragazze festanti in campo.
È stato il giusto coronamento di un percorso straordinario, fatto di sacrifici quotidiani di un gruppo strepitoso di calciatrici, amiche, sorelle. La loro determinazione, la forza di superare tutti gli ostacoli e’ stata decisiva per la vittoria finale. Le ho viste allenarsi con neve, ghiaccio sotto le peggiori intemperie, senza batter ciglio sempre più unite, compatte e finalmente consce e convinte dell’obiettivo da raggiungere.
È stato inoltre il giusto coronamento per tutte le persone che anche in piccola parte hanno contribuito a “tirare” avanti questa società per tutti questi anni, fino al raggiungimento di questo storico traguardo.
Un organigramma ben strutturato, pieno di persone specializzate e professioniste, questo è stato una marcia in più secondo te?
Uno dei primi confronti, fatto in spogliatoio con le ragazze racchiudeva proprio questo concetto. Il gruppo di ragazze era già da serie A. Loro erano già forti e la loro professionalità meritava, già, sicuramente la massima serie. La società invece non era ancora riuscita a crescere di pari passo, e seguirne l’esplosione degli ultimi anni. L’obiettivo era proprio quello di cercare di colmare quel gap organizzativo e professionale, perché avessero tutti gli strumenti (umani e tecnici) per rendere al meglio.
Visto il risultato finale, pensiamo di esserci riusciti.
L’essenziale che ognuno dei componenti dello staff, oltre alle grandi qualità professionali abbia sempre un approccio positivo, ottimista e pro-attivo all’interno del progetto societario.
Ora già al lavoro per organizzare la prossima storica stagione, cosa cambierà? quali sono le novità?
Naturalmente il salto comporta un lavoro triplo! Cambia completamente l’approccio sia in termini, organizzativi, logistici che economici. Stiamo lavorando alacremente per non farci trovare impreparati.
Poi per le novità … non vorrei togliere il gusto della sorpresa al nostro bravissimo communication manager che Vi terrà sempre aggiornati ed informati su tutte le novità stagionali sui nostri nuovi canali comunicativi
Un pronostico?
Più che un pronostico, che la mia scaramanzia non prevede, vorrei fare un augurio: Stiamo lavorando ed investendo sempre di più sul settore giovanile perché la grande famiglia rossoblu abbia un domani roseo come lo è l’oggi e come lo è stato ieri. Stiamo rinforzando la struttura con basi sempre più solide, proprio per resistere e dare continuità nel tempo a quel grande sogno nato 33 anni fa dalla passione di un grande uomo, chiamato baffo.
Un grande uomo, un profondo conoscitore di calcio, una garanzia insomma per questa società.
Squadra che vince non si cambia, lo stesso vale per lo staff, uno staff dirigenziale da vera serie A che pian pianino sta prendendo forma. Le riconferme saranno la colonna portante, la spina dorsale di questa grande famiglia, i nuovi innesti la nuova ricchezza che porteranno a vivere in maniera unica e vincente questa storica stagione.