Pane, pallone e fantasia: l’esordio tra le Esordienti di Mattia Vanni

In ambito psico-pedagogico esiste una gran varietà di termini per inquadrarne le peculiarità: terza infanzia, fanciullezza, età del talento. È quel lustro temporale, quell’età dorata che va pressappoco dai sei ai dieci anni, in cui il bambino – dopo aver mosso i primi, spediti passi in autonomia dalla salda stretta di mano dei genitori – comincia a riconoscere e sviluppare le proprie preferenze, inclinazioni e passioni. È la fase nella quale nella vita di pressoché tutti i maschietti – e, fortunatamente di sempre più femminucce – comincia a comparire il pallone da calcio, e con lui i primi allenamenti, i primi compagni dei pomeriggi sull’erba, il primo mister. Compito questo assai e quanto mai delicato, più vicino ad un educatore che ad un formatore sportivo in senso stretto: i meccanismi della tecnica e della tattica non possono che essere superati da un approccio che tenga conto dello sviluppo delle caratteristiche fisiche e psicologiche di ciascuno, per gettare le basi di un futuro modus vivendi non solo in ambito strettamente sportivo.

Non era semplice, in casa Permac, trovare chi potesse raccogliere al meglio l’eredità umana e sportiva lasciata, in qualità di tecnico delle Esordienti, da Matteo Fattorel, passato a gestire a tempo pieno l’intera conformazione del Settore Giovanile rossoblù. Ancora una volta, in un mix naturale tra approcci con l’ambiente e segni del destino, la soluzione è presto balzata agli occhi della dirigenza vittoriese: Mattia Vanni, vittoriese doc classe ‘91, è stato designato per questa stagione quale allenatore responsabile delle Mafaldine più piccole in organico. Giovanissimo, ma con già quattro anni di esperienza tecnica accanto al padre tra le fila dei Giovani Vittorio Veneto, dopo una carriera da giocatore minata da una sfortunata serie di infortuni, Mattia si è avvicinato all’ambiente rossoblù grazie ad alcuni rapporti di amicizia iniziando ad assistere sia alle partite delle Tose al Barison che agli impegni delle formazioni giovanili presso il Centro Sportivo di Costa. Galeotta, per la voglia di mettersi in gioco in prima persona nella famiglia Permac, è stata la possibilità offertagli da Matteo Fattorel di affiancarlo nella gestione delle Mafaldine durante le finali di giugno del Torneo Rosa di Maggio proprio nell’arena centrale della Città della Vittoria. I buoni risultati conseguiti, la capacità di creare un ottimo feeling con il gruppo e il grande entusiasmo dimostrato dall’aiuto coach nella fattispecie sono state le molle principali nello spingere la dirigenza Permac ad offrirgli questa preziosa opportunità da neo-tecnico rossoblù.

Diviso sul campo tra le più piccole e le Allieve di Paolo Simonaggio, per le quali è stato a sua volta designato collaboratore e vice-allenatore sentiamo proprio da Mattia le sensazioni e gli obiettivi agli albori di questa stagione sportiva ricca di impegni ed emozioni.

Hai cercato e voluto a tutti i costi questo incarico da allenatore nelle Giovanili rossoblù. Quanto sei felice per essere stato scelto dalla Società?
– L’emozione è naturalmente tanta, sono grato al Permac per la fiducia che ha riposto in me e voglio godermi l’avventura allenamento dopo allenamento, partita dopo partita. In questi mesi mi sono avvicinato sempre di più alle persone e alle giocatrici che fanno parte di questo ambiente, di questa Famiglia, e sentivo di volere a tutti i costi quest’opportunità per la mia crescita sia tecnica che sotto ogni punto di vista. Sarà un anno intenso e bellissimo.

In questa stagione avrai modo di collaborare anche con le Allieve di Paolo Simonaggio, raddoppiando così subito il tuo impegno sul campo.
– Con Paolo abbiamo cominciato fin dalle prime sessioni ad avere uno scambio ed un confronto proficuo sotto ogni punto di vista. Da vice allenatore delle Allieve collaborerò al meglio nella gestione degli allenamenti delle ragazze, con alcune delle piccole che potranno essere a disposizione di entrambe le squadre. Non potrò invece esserci fisicamente nella maggior parte delle partite vista la sovrapposizione degli impegni – sia Esordienti che Allieve, quando impegnate, giocheranno di sabato.

Quali sono i tuoi obiettivi personali e di gruppo in questa nuova esperienza?
– Oltre alla crescita tecnica a livello personale, spero di trasmettere alle ragazze la passione e la voglia di divertirsi sempre, per costruire le basi di una carriera che possa continuare nel tempo. Chiaramente a quest’età il risultato è l’ultimo dei fattori, ma cercheremo in ogni caso di toglierci qualche soddisfazione sempre in un processo di crescita giocosa e spensierata che non dovrà mai mancare. Più che all’aspetto tecnico guarderò sempre al rispetto nei confronti delle compagne e di tutto l’ambiente.

Dopo il primo approccio al Rosa di Maggio, che gruppo hai trovato tra giocatrici già in organico e nuove arrivate?
– Ho ritrovato un gruppo di ragazze motivate, attente alle parole del mister e con la vera voglia di giocare a calcio, insieme a delle nuove piccole che fin da questi primi allenamenti stanno dimostrando di avere queste caratteristiche. Sarà un piacere allenarle e spero che i genitori possano cogliere tutta la passione e la dedizione sia delle loro figlie che di tutto l’ambiente.

A proposito dei genitori delle Mafaldine, che da sempre seguono la squadra con passione e affetto, c’è qualcosa che desideri dire loro in particolare?
– Ovviamente spero e confido nel fatto che anche quest’anno ci seguano il più possibile nell’arco della stagione, così come so che hanno sempre fatto. In particolare mi piacerebbe che incitassero, sempre nei limiti e nel rispetto dell’avversario, ancora di più le loro bambine, perchè in campo è una cosa che sentono e apprezzano particolarmente. Non ho dubbi che tutti uniti saremo protagonisti di una stagione da ricordare.

 

3f33f30f-a7f4-418d-a720-4783bd6a7035

Leave a Reply