Speciale Cantera: intervista a Vera Tomasella
Una stagione ad intermittenza per la centrocampista “ballerina”, costretta a lungo a seguire le sue compagne dagli spalti per via degli infortuni. Ma la carica e la grinta sono ora a disposizione del gruppo per raggiungere gli obiettivi ancora in palio per questa stagione. Conosciamo più da vicino Vera Tomasella.
A quanti anni hai iniziato a giocare a calcio e come ti sei avvicinata a questo sport?
Ho iniziato a giocare a 10 anni, prima facevo danza ma sentivo che non era “abbastanza” per me. Nel frattempo ho conosciuto una ragazza che giocava a calcio e ho voluto provare: dopo il primo allenamento ho capito subito di essere fatta per questo sport. Ho iniziato a giocare con il Cordignano, squadra maschile, dove sono rimasta per 5 anni prima di passare al Permac 3 anni fa.
Come ti trovi a Vittorio Veneto?
Mi trovo molto bene con la società con mister Tomma e con le ragazze con le quali condivido la stessa passione.
Sei una centrocampista: hai sempre voluto fare questo ruolo o no? E cosa ti piace di questo ruolo?
Non ho mai avuto in mente un ruolo preciso, ma prima di arrivare a Vittorio Veneto ho giocato per sei anni in difesa pensando di aver trovato il mio ruolo. L’anno scorso mister MFattorel mi ha spostata a centrocampo e, anche se inizialmente ero un po’ disorientata, oggi devo dire di essere contenta. Ci sono delle “responsabilità” diverse, ma non minori rispetto a quelle di un difensore.
Qual è la tua migliore qualità e invece quella che vorresti migliorare?
Migliore qualità credo sia la grinta e la passione che a volte però si trasforma in “cattiveria” che non sempre è positiva, ma credo che ne serva sempre un po’ in uno sport come questo.
Sicuramente vorrei migliorare le capacità tecniche.
Hai avuto una stagione ricca di infortuni: quanto è importante “non arrendersi mai”?
Purtroppo sì, diciamo che non è stata un anno fortunato, mi sono fermata a inizio stagione e sono rientrata con la splendida esperienza a Trento. Ed è stata dura guardare da fuori le mie compagne per sei mesi e non poter contribuire. Però non ho mai pensato di smettere, anzi più stavo fuori e più la voglia di rientrare aumentava. Sono comunque contenta della stagione per ciò che hanno fatto le mie compagne e il mister e per essere riuscita a rientrare nelle ultime partite.
Quali sono i tuoi obiettivi personali per questa stagione?
Vincere il campionato era l’obbiettivo della squadra, ed è stato raggiunto. Ora si punta alle fasi nazionali dove spero di poter recuperare al massimo per poter dare il mio contributo.