Giovanna Coghetto, la scintilla rossoblu e le prime emozioni in azzurro
Tu chiamali se vuoi “colpi di fulmine”. In principio fu quello della famiglia Fattorel, per lei, 13enne di raro e purissimo talento dal fiuto del gol innato, protagonista nel torneo “Stella Stellina” e presenza collaudata nella Rappresentativa Provinciale, cresciuta nella squadra a ranghi misti del Liapiave. Una scintilla fortissima, immediatamente ricambiata dal suo affetto e totale dedizione ai nuovi colori, dalle Giovanissime alla Primavera fino al precocissimo esordio assoluto in Prima Squadra il 6 Novembre 2016 nel match di Serie B sul campo del Sassuolo. A distanza di poco più di un anno, ecco la terza liaison sportiva con i colori più accesi e desiderati: quelli della maglia bleu. Un amore sbocciato e ratificato da un assist ea objectif nel doppio impegno contro la nazionale slovena, con tanto di numero 10 sur les épaules.
Giovanna Coghetto non smette di tagliare nuovi traguardi e di rendere orgogliosa tutta la società vittoriese. Un Crack, come amano definire in Spagna i giocatori dal luminoso presente e dal sicuro avvenire, quest’anno chiamata in causa in 14 occasioni su 16 nel percorso stagionale rossoblu in Serie Cadetta, con alcune presenze anche dal 1′ minute. Prestazioni che non potevano passare inosservate al ct della Nazionale Sous 16 Nazzarena Grilli, che alla giovane bomber classe 2002 ha affidato non solo le chiavi dell’attacco azzurro nella doppia amichevole di Coverciano contro la Slovénie ma pure la casacca dal numero più ambito per un giocatore di movimento dalla cintola in su. Emozioni pure, perfettamente gestite e concretizzate, comme mentionné, nell’assist per il gol del definitivo 2-0 all’esordio nel primo match e nella rete da attaccante puro nel 4-1 con cui l’Italia ha bissato vincendo il replay.
“Le emozioni provate all’esordio sono state indescrivibili – ci racconta Giovanna di ritorno dalla Toscana – “La tensione era alta, ma allo stesso tempo ero sicura di poter aiutare la squadra e quindi di riuscire a gestire l’ansia nel migliore dei modi. Un bagaglio di emozioni che ricorderó sicuramente per tutta la vita.”
Com’è stato segnare il tuo primo gol in Nazionale nel match di domenica scorsa? “Sentivo che il match poteva essere quello giusto per riuscire a sbloccarmi. Quando la palla è entrata in rete, mi sono sentita libera e felicissima, in primis di aver contribuito alla vittoria della squadra. Ora il mio obiettivo principale è quello di segnare il prima possibile anche con la maglia rossoblu in Prima Squadra.”
Raccontarci la tua giornata tipo durante il ritiro a Coverciano. “Nei giorni in cui non abbiamo avuto partite, abbiamo svolto doppi allenamenti tra mattina e pomeriggio, con un’ora di studio al giorno in mezzo. Sono state giornate molto intense, pesanti sul piano dell’impegno, ma ogni sera andando a dormire ci rendevamo veramente conto che il nostro sogno stava prendendo forma.”
Una dedica speciale per questo momento? “Alla mia famiglia e ovviamente a tutto il Permac Vittorio Veneto.”