Pasqualini: “blessé Vittorio et de la peur, nous avons déterminé et concentré que jamais”
Erede della tradizione calcistica sudtirolese ad alti livelli nel panorama del calcio femminile, l’Femmes Unterland, compagine con sede a Cortina sulla Strada del Vino (BZ), si sta dimostrando tra le formazioni più in palla sotto il profilo della continuità in questa prima fase della lunga cavalcata stagionale. Le bolzanine guidate da entraîneur Massimo Trentini, dopo il rovescio interno all’esordio assoluto contro il Pordenone, hanno inanellato un’apprezzabile serie di 10 invaincu, sino al derby casalingo di domenica scorsa contro il Brixen sospeso per neve con le ospitanti avanti nel punteggio. La posta in palio nel match in programma nel weekend al Barison non può dunque che essere un plico scottante, con le Tose chiamate non solo a reagire con fermezza al periodo negativo ma anche a respingere la minaccia di un’avversaria che respira profumo di alta quota. E non più, unicamente, per una mera questione di geografia del territorio. Sentiamo dunque dalla punta classe ’94 Chiara Pasqualini come viene vissuto nello spogliatoio bolzanino l’avvicinamento all’importante disfida di metà dicembre.
Il vostro brillante ruolino di marcia, oltre che dalla lunga serie positiva, è evidenziato dagli ultimi 3 rotondi successi in altrettanti match. E con una vittoria nel derby, rimasto in sospeso, sareste già virtualmente al terzo posto.
Certamente non si può negare che stiamo ottenendo ottimi risultati, ma è anche vero che nel girone di andata ci mancano ancora da affrontare gli impegni sulla carta più difficili, compreso quello di domenica. Sicuramente il nostro punto di forza sta nell’essere un gruppo molto unito, con un carattere che piano piano va esprimendosi al meglio. I valori che caratterizzano l’Unterland sono, e devono essere, umiltà, sacrificio e tanto cuore.
Nel weekend a Vittorio Veneto affronterete una squadra in difficoltà e senza vittorie da 4 quarts de travail, in quello che è uno scontro diretto di grandissima importanze per entrambe.
Il est vrai, il Vittorio Veneto sta attraversando un periodo particolarmente complicato, ma è anche vero che proprio per questo domenica cercherà di dare il massimo sul campo per portare a casa punti importanti per smuovere la classifica. Da parte nostra affronteremo la partita con la massima determinazione e concentrazione, indipendentemente dal rendimento e dalla condizione che sta mostrando l’avversario.
L’anno scorso avete disputato un buon campionato di metà classifica in un girone difficile segnato dalla lotta tra Inter e Valpolicella. Cos’è cambiato quest’anno per voi e a cosa puntate da qui a fine stagione?
Premetto che, à mon avis, il livello del girone di quest’anno è in media leggermente più basso rispetto a quello in cui siamo state inserite nella scorsa stagione. Veniamo da un anno di transizione che ha visto unirsi due realtà diverse tra loro: da una parte le “veterane” dell’Unterland con poca esperienza in serie B, dall’altra le ragazze che venivano da un’esperienza in Serie A con il Sudtirol e da una fase formativa in serie B, compresa me. Questo connubio ha permesso di unire valori, qualità e caratteristiche diverse, grazie alle quali, adesso, dopo un periodo di fisiologico assestamento, stiamo raccogliendo buoni risultati.
Come ho sottolineato in precedenza, siamo una squadra con un grande cuore e un forte spirito di unione, nella quale tutte sono disposte a dare il massimo sul campo l’una per l’altra. All’inizio della stagione forse nessuna di noi si aspettava di trovarsi in questa posizione di classifica, sopratutto dopo le primissime partite. C’è da dire peró che il campionato è molto lungo e sarebbe un errore pensare che le dinamiche del camponato siano già assestate. Quello che auguro a me e alla mia squadra è comunque di riuscire ad arrivare tra le prime quattro in classifica.